“Ammazzare stanca”, “No Other Choice” e “À pied d’œuvre”: i film più apprezzati a Venezia 2025

Una panoramica sui film "Ammazzare stanca", "No Other Choice" e "À pied d’œuvre", tra i più acclamati alla Mostra del Cinema di Venezia 2025.

Alla Mostra del Cinema di Venezia 2025, tre film hanno catturato l’attenzione di pubblico e critica: “Ammazzare stanca” di Daniele Vicari, “No Other Choice” di Park Chan-wook e “À pied d’œuvre” di Valérie Donzelli. Queste opere affrontano tematiche profonde e attuali, offrendo spunti di riflessione sul mondo contemporaneo.

“Ammazzare stanca” di Daniele Vicari

“Ammazzare stanca” è stato presentato nella sezione Venezia Spotlight. Il film di Daniele Vicari si distingue per la sua narrazione intensa e la capacità di coinvolgere lo spettatore in una storia avvincente. La pellicola ha ricevuto apprezzamenti per la regia solida e le interpretazioni convincenti del cast. Secondo alcune fonti, il film potrebbe rappresentare una delle sorprese più interessanti di questa edizione della Mostra.

“No Other Choice” di Park Chan-wook

Il regista coreano Park Chan-wook presenta “No Other Choice”, una commedia farsesca con sfumature noir. La trama segue uno specialista nella produzione della carta che, dopo 25 anni di servizio, viene licenziato e umiliato durante i colloqui di lavoro. Disperato, decide di eliminare fisicamente la concorrenza. Il film mette in luce la disumanizzazione del lavoro e le pressioni sociali che spingono gli individui a compiere gesti estremi. Il regista si ispira al film “Cacciatore di teste” di Costa-Gavras, adattandolo con un gusto del paradosso più marcato. La pellicola ha ricevuto un voto di 7½. 

“À pied d’œuvre” di Valérie Donzelli

La regista francese Valérie Donzelli presenta “À pied d’œuvre”, ispirato alla storia vera di Frank Courtès. Il protagonista, interpretato da Bastien Bouillon, è un fotografo di successo che decide di abbandonare la sua carriera per dedicarsi alla scrittura, affrontando la povertà e la solitudine. Nonostante i rifiuti da parte dell’editor, interpretata da Virginie Ledoyen, il protagonista persiste nel suo sogno, adattandosi a lavori occasionali. Il film racconta questa odissea senza pietismo né retorica, con momenti indimenticabili come l’incontro imbarazzante con una cliente di Uber e la commovente telefonata del figlio dal Canada. La pellicola ha ricevuto un voto di 8. 

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