Paola e Chiara, conduttrici d'eccezione del PrimaFestival, vogliono godersi anche il divertimento e non solo la pressione data da un impegno così importante. «Innanzitutto, quando ci è arrivata la proposta, era una cosa totalmente inaspettata - racconta Chiara Iezzi - e ringraziamo Amadeus per avercelo chiesto e per aver creato la connessione tra l'anno scorso, che eravamo in gara, e quest'anno in cui invece abbiamo più ruoli. Avevamo un po' di paura all'inizio, ma dal primo episodio abbiamo rotto il ghiaccio e abbiamo capito che ci saremmo divertite. L'ansia c'è quando c'è il countdown prima della sigla di inizio, però bello.»
Consigli da parte di Amadeus? «Non proprio consigli, però ci ha detto "Siate voi stesse, vi ho chiamato per questo, perché credo che siate perfette." Continuare su questa strada? Perché no, è una strada in più che si apre dopo tantissimi anni in cui facciamo il nostro mestiere, che amiamo tantissimo.»
Il palco dell'Ariston lo calcheranno lo stesso come cantanti, ci racconta tutto Paola Iezzi: «Inizialmente eravamo state chiamate da Amadeus per il PrimaFestival, poi ci ha chiesto di cantare da Piazza Colombo e poi è anche arrivata la richiesta dei Ricchi e Poveri di cantare con loro questi pezzi iconici che hanno fatto ballare tutto il mondo. Abbiamo accettato perché non puoi rifiutare di salire sul palco dell'Ariston.»
Le icone riconoscono le icone, chi sono le figure più glam di questo Sanremo secondo Paola e Chiara? «Ce ne sono tanti. Stasera vi diamo appuntamento al green carpet, infatti, e mostreremo in anteprima i look. Ci sarà l'arrivo dei cantanti e sveleremo le prime curiosità, i look, e commenteremo.»
E ancora: «Ci aspettiamo qualcosa da Rose Villain, anche Emma, Annalisa. Le donne la fanno da padrona. Anche Ghali è sempre stiloso.»
A proposito di icone, Jorit sta disegnando un murales strepitoso sulla facciata di Casa Kiss Kiss che raffigura Raffaela Carrà. «È bellissimo - commentano Paola e Chiara - Raffaella è l'icona di tutti noi, è un'evocazione di una storia incredibile. Abbiamo avuto la fortuna di duettare con lei nel 2007, non la avevamo mai incontrata prima, era l'incontro con un essere mitologico. Abbiamo visto quanta umanità, professionalità e amore per il suo lavoro ha sempre avuto. Ha provato con noi, è venuta a salutarci. Noi eravamo pietrificate, ma lei ha subito sciolto l'atmosfera. Con la sua risata conquistava tutti.»
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