Il Volo sono stati intervistati da Marco e Raf. La loro Capolavoro è un pezzo più pop del solito? «È un sentimento raccontato da tre ragazzi di trent'anni che vedono la vita e i sentimenti in modo diverso rispetto a quando ne avevano venti. A livello melodico, per festeggiare questi 15 anni di carriera, abbiamo portato a Sanremo un brano contemporaneo, senza snaturare Il Volo.»
15 anni di carriera da festeggiare a dovere. «Partirà un tour dopo Sanremo. Andremo in Giappone, in Cina, per poi tornare all'Arena di Verona con tre date trasmesse anche in tv. E uscirà il nostro primo disco di inediti. L'Arena di Verona è uno di quei posti in Italia in cui ci divertiamo di più, ci si sente a casa.»
«Ne parlavamo con Irama - aggiunge Ignazio - che si esibirà lì per la prima volta, gli abbiamo fatto gli auguri e gli abbiamo detto di viversela al meglio. Noi abbiamo la fortuna di fare tre date e riproporremo il format "Tutti per uno", in cui abbiamo mostrato di più le nostre tre personalità che sono ben diverse. Io l'anno scorso ho cantato un brano di Billie Eilish, Gianluca ha cantato Robbie Williams, Freddie Mercury, robe completamente diverse.»
Riferendosi al titolo della canzone de Il Volo, qual è il più grande capolavoro della loro carriera? «Artistico sicuramente vincere Sanremo nel 2015, che ci ha dato la possibilità di farci conoscere ancora di più. E poi trasformare la passione in lavoro, che dà senso a tutta la nostra vita.» ci racconta Gianluca.
«Nella canzone - interviene Ignazio - è più inteso più come quella sensazione per cui a un certo punto della relazione passi dall'essere innamorato al decidere di amare. Quando dici che stai vivendo un capolavoro, è quella sensazione che ti fa dire "porca miseria, va tutto così bene, è tutto così bello che questo è un capolavoro, mi sento come non mi sono mai sentito". Inteso come qualsiasi cosa, non solo come una persona. Per assurdo, c'è gente attaccata al proprio cane, che gli ha salvato la vita. Quello può essere un capolavoro.»
«Il mio capolavoro - ci racconta Piero - credo sia il fatto di riconoscere ogni giorno di essere privilegiati. Siamo tornati a Sanremo, e vogliamo ringraziare Amadeus, per festeggiare i nostri 15 anni che possiamo definire un libro ricco di capitoli. Il capolavoro è il nostro pubblico, che in questi anni ci ha visto nascere, ha seguito tutto il nostro percorso e ci ha permesso di esprimere chi siamo sempre stati. Capolavoro mette in evidenza tutte le caratteristiche di noi tre. Promettiamo al nostro pubblico di non deluderlo mai.»
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