Ospite a Casa Kiss Kiss, Fiorella Mannoia ha commentato il suo Sanremo. «Sono molto soddisfatta di come è stata recepita la canzone.» - ha detto su Mariposa. Una canzone che porta un messaggio urgente. «Purtroppo si fa un passo avanti e due indietro. C'è tanto da lavorare e purtroppo anche le notizie della Commissione Europea degli ultimi giorni non sono rassicuranti. Si mette in dubbio la convenzione di Istanbul sullo stupro, non se ne esce. Non so perché è così difficile legiferare il fatto che il sesso senza consenso è stupro.»
Prosegue Fiorella Mannoia: «Con Una, Nessuna, Centomila abbiamo raccolto più di due milioni di euro e li abbiamo devoluti ai centri antiviolenza. Il 4 e il 5 di maggio saremo di nuovo all'Arena di Verona con due date per lo stesso motivo. In più, quando possibile, cerchiamo di parlarne per uscire da questo stereotipo che coinvolge tutti. È un percorso da fare insieme. Bisogna cambiare questa mentalità che rende tutti vittime.»
A tal proposito, la cantante ha difeso le colleghe Elodie e Annalisa, criticate per il loro modo di vestirsi. «C'è una regressione. Noi negli anni Settanta eravamo molto più liberi. C'erano i bacchettoni anche allora, ma questa voglia di evoluzione è stata così grande che ci ha travolti come uno tsunami. Ora ci si scandalizza se due ragazze belle come loro vanno sul palco vestite sexy. Noi veniamo da Madonna! Nessuno le avrebbe mai detto "Ma come ti sei vestita". Madonna, Beyoncé, ma che è sto bigottismo che ci attanaglia?»
Otto donne su trenta concorrenti, anche questo è segno di gender gap? «Penso siano state scelte le canzoni, non credo ci siano discriminazioni. Statisticamente siamo meno, e dover per forza prendere donne non mi piace. Vanno prese quelle che hanno qualità. Non so quante abbiano presentato il loro pezzo a Sanremo. Statisticamente, sono meno le donne che suonano rispetto agli uomini. Poi possiamo analizzare i motivi, ma credo Amadeus abbia scelto le canzoni.»
Ma nel gradino più alto del podio potrebbe salire una donna dopo dieci anni? «Sento quest'aria. Loredana Bertè, Annalisa, vedo che ci sono donne papabili. Non voglio parlare di me, non sono qui con quello spirito. Poi non vincere non è detto che sia un male. A parte con Che sia sempre benedetta, che ho sono andata sul podio, poi sono sempre arrivata ottava, dodicesima.»
L'anno del secondo posto vinse Gabbani, con cui Fiorella Mannoia duetterà venerdì. Ci racconta la cantante «Non sarò ipocrita, quando mi hanno detto che ero sul podio non mi dispiaceva l'idea di vincere. Per cui eravamo tutt'e due lì che aspettavamo di sapere chi avrebbe vinto. Il gesto di Gabbani lo porto nel cuore, è stato un signore. È un uomo di una gentilezza e di una carineria, guarda, è proprio una bella persona, oltre che un bravissimo artista.»
Prosegue l'artista: «Nell'immaginario collettivo hanno immaginato che ci fosse acredine tra di noi. Ma assolutamente no. Abbiamo voluto sfatare il mito. Venerdì cantiamo entrambe le canzoni, non vedo l'ora. Alle prove ci siamo divertiti.»
© CN MEDIA S.r.l. – C.F. e P.IVA 04998911210 – R.E.A. n. 727803