Liscia, rigata, lunga o corta, al dente o scotta, la pasta -alimento simbolo del nostro paese- è al centro della scena sulle tavole di tutto il modo. Oggi si celebra la sua giornata mondiale, istituita nel 1998. In oltre un quarto di secolo, la pasta ha vinto la sua sfida globale su più fronti. Secondo i dati elaborati da Unione Italiana Food e International Pasta Organization, la produzione mondiale attuale è di circa 17 milioni di tonnellate e, come allora, l’Italia è prima al mondo nella classifica dei paesi produttori, con 3,6 milioni di tonnellate nel 2022 e un fatturato che sfiora i 7 miliardi di euro.
La pasta -che per gli italiani è soprattutto questione di cultura e cuore- grazie alle sue proprietà è anche fonte di buon umore e migliora la qualità del sonno. In più, negli anni è stata protagonista di una grande trasformazione che le ha permesso di adattarsi a stili di vita differenti con nuovi formati e tipologie (dall’integrale alle paste speciali o arricchite, a quelle senza glutine). Secondo i pastai di Unione Italiana Food emerge un’apertura al cambiamento tra gli italiani. Il 59% prevede l’introduzione di nuove tipologie di pasta con farine o ingredienti alternativi, mentre il 52,6% auspica confezioni più ecologiche e biodegradabili. Inoltre il 35,4% si aspetta l’arrivo di nuovi formati di pasta. Per quanto riguarda il consumo sorprendentemente -o forse no- il 79,5% degli italiani è disposto a consumare pasta in momenti meno tradizionali come colazione o merenda, con la condizione che mantenga elevati standard di qualità e sapore. Un significativo 26% degli intervistati sostiene questa scelta in virtù della sua diffusione all’estero, mentre il 19% ritiene che crescerà se promossa dagli chef. Nel complesso, le aspettative riflettono un crescente interesse per la sostenibilità, l’innovazione e il benessere fisico.
Ma la pasta è da sempre anche protagonista al cinema: da “Un americano a Roma” con la celebre frase pronunciata da Alberto Sordi “Maccherone, m’hai provocato e io ti distruggo” passando per “Miseria e nobiltà” dove Totò si lancia a mani nude sugli spaghetti, fino ad arrivare a pellicole più internazionali come “Mangia, prega, ama” interpretato da Julia Roberts o il classico Disney “Lilli e il vagabondo” dove i due cagnolini protagonisti dividono un piatto di spaghetti con le polpette. Non c’è che dire, pilastro della dieta mediterranea, riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’Unesco, la pasta è senz’altro il piatto italiano più amato da tutti.