Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato delle cosiddette truffe d’amore con la presidente del Centro studi crisi economica delle famiglie italiane, Elvira Carpentieri.
Buongiorno! Truffe d’amore: se se ne subisce una, cosa fare?
«Buongiorno! Quando si inizia ad avere già il sospetto, la prima cosa da fare è sospendere tutti gli invii di denaro. Questa è la prima cosa immediata da fare per non rischiare altre conseguenze. Secondo poi, raccogliere prove è essenziale. Ogni comunicazione, messaggi, mail, sono importanti. È bene conservarli. Altro punto fondamentale è proteggere se stesso e la propria sicurezza. Quindi non solo bloccare quella persona ma cambiare anche le password. Un altro suggerimento è non condividere troppe informazioni della propria vita personale perché è proprio lì che vanno a spulciare per capire chi è la preda. Sembra ci conoscano, ma in realtà gliel’abbiamo detto noi chi siamo.»
Se dici che vai in giro per musei, magari ti invitano ad andare al museo e ti colpiscono.
«Avete indicato una parola chiave: la solitudine. È il punto debole di chi viene truffato.»
Quando una persona c’è dentro magari non si rende conto. Sono i familiari e gli amici a rizzare le antenne, soprattutto quando iniziano a esserci gli esborsi di denaro. Se sono figlio di una persona coinvolta, ad esempio, ho la capacità di intervenire? O non si può?
«In realtà se la persona è maggiorenne e capace di intendere e di volere, le si può solo dare un consiglio. Al massimo si può indagare per conto proprio. Ovviamente, presentare una denuncia è qualcosa di personale per qualcosa subita direttamente da chi è in questione. Mettere in comunicazione la vittima con un professionista si può fare. Magari tentare di aprirgli gli occhi. Un campanello d’allarme è l’invio di soldi ma un altro è la reticenza nell’incontrarsi. Può dirti di sì ma poi non si presenta con una scusa.»
Che magari credi vera.
«Sì, anche se poi il sospetto ti arriva. Poi subentra la vergogna. Molti dei nostri clienti che si sono indebitati tantissimo provavano proprio vergogna. Ma con l’aiuto del professionista si riesce a tirarlo fuori.»
Grazie presidente!
«A voi, buona giornata!»