La scossa e l’allerta tsunami
Un terremoto di magnitudo 7,5 ha colpito il Cile, provocando un’allerta tsunami lungo la costa della regione di Magallanes. Secondo quanto riportato dalle autorità locali, la scossa è stata avvertita alle 14:30 ora locale, con epicentro situato a circa 100 chilometri a sud-est di Punta Arenas. "Abbiamo immediatamente attivato il protocollo di emergenza", ha dichiarato il direttore dell’Ufficio nazionale per le emergenze, sottolineando l’importanza di seguire le indicazioni delle autorità per garantire la sicurezza della popolazione.
Evacuazione e misure di sicurezza
In risposta all’allerta tsunami, le autorità cilene hanno ordinato l’evacuazione delle aree costiere potenzialmente a rischio. "La priorità è mettere in sicurezza le persone", ha affermato il governatore della regione di Magallanes. Le operazioni di evacuazione sono state avviate immediatamente, con l’obiettivo di trasferire la popolazione in zone più elevate e sicure. Le scuole e gli edifici pubblici sono stati chiusi, mentre le forze di sicurezza sono state dispiegate per assistere nelle operazioni di evacuazione e garantire l’ordine pubblico.
Reazioni e conseguenze
Il terremoto ha suscitato preoccupazione non solo in Cile, ma anche nei paesi vicini. Secondo alcune fonti, la scossa è stata avvertita anche in alcune aree dell’Argentina, sebbene con minore intensità. "Stiamo monitorando la situazione da vicino", ha dichiarato un portavoce del governo argentino, aggiungendo che al momento non sono stati segnalati danni significativi nel paese. Intanto, le autorità cilene continuano a monitorare la situazione, pronte a intervenire in caso di ulteriori sviluppi. "La sicurezza dei cittadini è la nostra priorità assoluta", ha ribadito il presidente cileno in un comunicato ufficiale, esprimendo solidarietà alle comunità colpite e ringraziando i soccorritori per il loro impegno.