La salute mentale di un giovane su due sarebbe a rischio. I ragazzi in età scolastica sono immersi e spesso sopraffatti dal mondo virtuale e la continua esposizione a messaggi dannosi che mostrano modelli di bellezza irrealisticamente perfetti diventa una minaccia per il benessere psico-fisico.
Una ricerca commissionata dalla presidenza del consiglio ha evidenziato che circa centomila studenti tra gli undici e diciassette anni presentano caratteristiche e sintomi compatibili con una dipendenza dai social media. Ciò può portare all’aumento dell’ansia sociale, un potenziale fattore di rischio per l’abbassamento dell’autostima, lo sviluppo della depressione e l’aggravamento di disturbi alimentari (quali anoressia e bulimia).
Per questo motivo, Dove ha lanciato “Il Costo della Bellezza” una campagna di sensibilizzazione che mostra le conseguenze dei contenuti estetici dannosi presenti sulle piattaforme online. Ad essa si associa una petizione che chiede l’inserimento di un percorso educativo sull’uso consapevole dei social media nei piani di offerta formativa di istituti primari e secondari, secondo quanto previsto dalla legge 92 del 2019 sull’educazione civica nelle scuole. Si può firmare online su Change.org oppure negli stand situati nelle piazze delle principali città italiane.
Dal 19 settembre è anche possibile usufruire di uno sportello telefonico di consulenza finalizzato alla segnalazione di problematiche psico-fisiche causate da un uso scorretto delle piattaforme online. Il servizio si rivolge ai ragazzi e alle loro famiglie ed è possibile contattarlo scrivendo a tutela@cittadinanzattiva.it.