Sicurezza nei locali notturni: quando la movida causa problemi

Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo parlato in diretta con Filippo Grassi, responsabile intrattenimento Confesercenti, a proposito della sicurezza nei locali notturni.

Stiamo parlando dell’enterteinment e di quanto è cambiato il divertimento nel corso degli anni e delle nuove tendenze. Soprattutto quelle delle nuove generazioni, come la generazione Z che non preferisce più fare tardi fino all’alba nei locali notturni al chiuso, ma fare il sunset nei locali all’aperto. Chi meglio di lui può confermare queste tendenze? Con noi Filippo Grassi, responsabile intrattenimento Confesercenti. Buongiorno Filippo, bentornato.   

Buongiorno a tutti.

Oggi argomento sicurezza. Per esempio, il sindaco di Ponza che vuole assumere dei vigilantes per limitare la “mala movida”. Ma come siamo messi con i controlli sicurezza nei locali notturni in Italia?

La cosa sicura è che non si possono falsificare i documenti d’identità poiché è reato. Ma a volte l’ingenuità non aiuta però questo non è il vero problema.

Filippo l’intrattenimento come è messo in Italia? Leggiamo sempre di determinate località turistiche che in questo periodo muovono masse di turisti e a volte succedono degli incidenti. Ma i locali dell’intrattenimento sono così mala movida come si vuol far credere o no?

No, assolutamente no, anzi vanno salvaguardati perché poi succede come alla recente festa di Pozzuoli fermata per abusi in quanto non avevano le licenze a posto. Le discoteche in genere hanno tutto a posto, per cui bisogna far capire che quando uno entra in discoteca è tutto a norma e i genitori che mandano i figli devono sapere che sono in un luogo sicuro. Per la musica le tendenze sono diverse e c’è tutta una varietà di locali che fanno cena o dopocena.

Oggi la tendenza è diversa perché negli anni Ottanta si entrava alle 2 o alle 3

Si, prima c’erano i pub che facevano da cuscinetto pre-discoteca. Adesso è tutto anticipato di almeno un paio di ore, mangiando intorno alle 21:30-22:00.

Va bene, grazie Filippo!

Grazie a voi

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