Riforma del catasto: tutte le novità

La riforma del catasto comporterà un aggiornamento della mappatura del territorio nazionale. Ne parliamo con il Presidente FIAIP.
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Questa mattina a Radio Kiss Kiss abbiamo parlato della riforma del catasto e delle relative novità.

Per fare un po’ di chiarezza, è intervenuto Gian Battista Baccarini, Presidente FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali):

Quali sono le principali novità?
«Per prima cosa, bisognerà vedere se questa riforma andrà in porto e comunque, non prima del 1° gennaio 2026. Se dovesse andare in porto, le novità sono sostanzialmente due. La prima riguarda l’aggiornamento della mappatura del territorio nazionale attraverso sistemi di intelligenza artificiale, che dall’alto faranno delle fotografie da sovrapporre alle mappe catastali. In questo modo, si andrà ad individuare quegli immobili sconosciuti, “fantasma”, al Fisco, che in Italia si stimano possano essere due milioni di particelle e 1,2 milioni di unità immobiliari. La seconda novità riguarda l’introduzione di un meccanismo di aggiornamento periodico delle rendite catastali; in una prima stesura, c’era un riferimento ai valori patrimoniali di mercato, poi c’è stato un accordo e il riferimento diventa una ulteriore rendita, la seconda. Sostanzialmente, ci saranno due rendite: una a cui saranno applicate le tasse, la seconda che fungerà di aggiornamento. Ma quest’ultima, che funzione avrà? Perché è comunque uno strumento che verrà dato in mano ai Comuni e alle Agenzie del territorio.»

Se fosse rivalutato il catasto, alcuni immobili potrebbero perdere o acquistare valore, giusto?
«Sì, il principio è questo. Il tema, però, è: se nessuno pagherà di più o di meno, che bisogno ci sarà di riequilibrare se non ci saranno variazioni. In realtà, questo non avverrà, perché giustamente bisogna far pagare le tasse a chi oggi non le paga (es. gli immobili fantasma), ma dall’altra parte, chi paga le tasse e le paga tanto, con questo meccanismo, le due rendite porteranno i Comuni e le agenzie del territorio a fare degli adeguamenti.»

Quali sono gli immobili “fantasma”?
«Sono tutti quegli immobili sconosciuti al Fisco, come case, fienili, abitazioni o anche ampliamenti di case. Con le foto aeree, grazie ai droni, si potranno individuare e verificare che non sono accatastati. Lo Stato, così, dovrebbe far pagare le tasse a chi oggi non le paga, anche le tasse pregresse.»

Questa riforma del catasto quanto potrebbe influenzare il mercato immobiliare?
«Sicuramente influenzerà il mercato immobiliare. Con tutte le problematiche che ci sono oggi, parlare ai cittadini di una riforma del catasto, con un possibile aumento delle tasse, non aiuta.»

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