L’Assemblea generale delle Nazioni Unite si apre con un annuncio storico: la Francia ha ufficialmente riconosciuto lo Stato di Palestina. A darne notizia è stato il presidente Emmanuel Macron durante il suo intervento al Palazzo di Vetro. “Nulla giustifica più la guerra a Gaza – ha dichiarato – tutte le vite devono essere salvate. È giunto il momento di aprire la strada alla pace”.
Il riconoscimento da parte di Parigi si inserisce in una serie di decisioni analoghe annunciate nelle ultime ore da Regno Unito, Belgio, Canada e Australia. A oggi, sono circa 151 i Paesi membri dell’ONU che riconoscono la Palestina come Stato sovrano, oltre il 78% dell’assemblea. Restano contrari Stati Uniti, Israele, Italia e Germania, con Washington che continua a bloccare l’adesione piena di Ramallah alle Nazioni Unite attraverso il veto al Consiglio di Sicurezza.
La proposta di Hamas
Parallelamente, Hamas ha fatto sapere di essere pronta a rilasciare metà degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza in cambio di una tregua di 60 giorni. L’offerta, avanzata attraverso una lettera indirizzata al presidente statunitense Donald Trump e mediata dal Qatar, è ora al centro delle discussioni diplomatiche.
Bombardamenti e vittime a Gaza
Mentre a New York si discute di pace, a Gaza la guerra continua. Nelle ultime 24 ore, secondo fonti locali, almeno 37 persone sono morte in raid israeliani che hanno colpito i quartieri orientali e meridionali di Gaza City. L’offensiva di terra lanciata da Israele ha già causato decine di migliaia di vittime: Mosca parla di almeno 65 mila palestinesi uccisi dall’inizio del conflitto.
Nel frattempo, l’esercito israeliano ha annunciato la morte di un proprio ufficiale, il maggiore Shahar Netanel Bozaglo, 27 anni, colpito da un razzo anticarro durante i combattimenti a Gaza City. È la prima vittima israeliana della nuova offensiva.
Le posizioni internazionali
La conferenza all’Onu, promossa da Francia e Arabia Saudita, ha ribadito che “qualsiasi annessione della Cisgiordania da parte di Israele rappresenta una linea rossa”. Riyad ha chiesto a tutti i Paesi di compiere “un passo storico” riconoscendo la Palestina, mentre il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha insistito sulla necessità di “una tregua immediata, il rilascio degli ostaggi e la soluzione dei due Stati come unica via percorribile”.
Il presidente palestinese Mahmoud Abbas, in un videomessaggio, ha condannato gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, chiedendo al movimento islamista di deporre le armi e consegnarle all’Autorità Nazionale Palestinese.
Un momento decisivo
Il riconoscimento della Palestina da parte della Francia segna un punto di svolta in una crisi che ha già travolto gli equilibri regionali. Macron ha lanciato l’idea di una “missione di stabilizzazione internazionale” e ha avvertito che “il peggio potrebbe ancora arrivare” se non si troverà al più presto una soluzione politica.
