Nuovo caro bollette: le proposte del governo e dell’UE

Siamo di nuovo di fronte a un caro bollette: a cosa è dovuto? Quali provvedimenti sono in arrivo? Ce lo spiega Alessandro Petruzzi.
Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato del caro bollette del gas. Per fare il punto, è intervenuto con noi l’avvocato Alessandro Petruzzi di Federconsumatori.

Buongiorno, bentornato! Abbiamo letto di ulteriori aumenti per le bollette del gas, conferma?

«Buongiorno a voi! Ve lo confermo. Se gli ascoltatori ricordano, lo scorso mese avevamo detto che ci saremmo aggiornati perché avevo previsto un rimbalzo e un’ulteriore corsa alla speculazione, credevo poco alle previsioni ottimistiche. Purtroppo, avevamo visto giusto, siamo a un aumento della materia prima. I governi Draghi e Meloni sono intervenuti sulla distribuzione, sul costo delle tasse, cioè dove poteva intervenire il regolatore, il governo. Cosa diversa è il sistema di speculazione ancora in atto sul gas, che ad esempio ha portato le famiglie a pagare 102 centesimi il gas durante il mese di novembre, che è l’83% dell’intera bolletta. È un aumento del 16%, siamo ancora all’interno di una bufera perfetta.»

Proprio su questa considerazione abbiamo letto che il bonus sociale cambierà? E come?

«Il bonus sociale in parte è già cambiato, come avevamo detto precedentemente, era evidente che il governo aveva annunciato il cambiamento. Ha portato a 15.000 l’ISEE, i possibili interventi per le famiglie sul gas sono già avvenuti. Si vogliono ulteriormente rimodulare gli interventi seguendo i consumi, i risparmi, ma anche la composizione delle famiglie e le zone climatiche italiane. La consultazione si chiuderà il 14 dicembre, quindi dovrebbe esserci un miglioramento per fine anno.»

Che può dirci invece sulla proposta dell’Unione Europea contro il caro bollette per favorire chi non spreca?

«A livello europeo, si lavora da giugno a questa proposta. Ci ha lavorato molto anche il governo Draghi. Da oggi, peraltro, dovrebbe entrare in vigore il tetto di prezzo per il gas proveniente dalla Russia. Il che non è necessariamente una soluzione, perché potrebbero innescarsi ulteriori meccanismi di speculazione. La cosa positiva, a cui si stava arrivando, è far diventare centrale la fornitura dal sud dell’Europa, anche grazie alle nostre aziende e quelle che operano nel Mediterraneo, diversificando e dipendendo meno dalla fornitura dal nord Europa. Questa proposta sullo spreco fa parte del pacchetto. Quello che noi, nel nostro immaginario, vediamo come torce che bruciano, sono impianti di estrazione. Quelli creano danni ambientali. Acquistare da questo hub del sud dell’Europa dovrebbe essere una delle soluzioni. Eravamo a buon punto, speriamo di raggiungerlo.»

Speriamo! Grazie avvocato, buon lavoro!

«Kiss Kiss a tutti!»

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