Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato dell’innalzamento del tetto al contante, inizialmente previsto dal governo ma poi sparito dal decreto Aiuti Quater. Per fare il punto, è intervenuto il Presidente Codacons Gianluca Di Ascenzo.
Buongiorno Gianluca! L’innalzamento del tetto al contante è slittato o è proprio sparito?
«Buongiorno a voi! No, è slittato, sappiamo che il governo è deciso a inserirlo, ma non c’erano i presupposti per inserirlo nel decreto Aiuti Quater. Molto probabilmente se ne parlerà nella legge di bilancio. Secondo il governo, questa è una manovra che stimola la ripresa del commercio.»
La diminuzione del tetto al contante è storicamente un provvedimento contro l’evasione. Aumentarlo cosa comporta?
«Sicuramente siamo tutti quanti disorientati, perché negli ultimi 10 anni ci sono stati mille interventi di abbassamento e innalzamento. Il governo ha annunciato che da una parte vuole alzare la soglia e dall’altra vuole confermare l’impegno contro l’evasione. Certo è che non ci sono degli studi che confermano la bontà di questo provvedimento, né in un senso né nell’altro. Ad esempio, se si legge il quaderno della Banca d’Italia dal titolo “pecunia olet”, si sostiene che l’innalzamento del tetto al contante dell’1% comporti un aumento dell’evasione dallo 0,8% fino all’1,8%.»
Questi sono dati certi della Banca d’Italia, no?
«Esattamente, ma allo stesso tempo, un centro studi ha notato che, ad esempio, nel 2010 il sommerso era diminuito. Ma quando si è tornato al tetto di 1000 euro è aumentato nuovamente. Storicamente non si è riusciti a dimostrare una correlazione tra l’utilizzo del contante e l’evasione fiscale. Certo che questi continui cambiamenti disorientano il cittadino medio.»
Ognuno la prende dal suo punto di vista, c’è chi lavora nei mercati rionali, ad esempio, che ne sono contenti. Quali sono i casi estremi? Come percepire il provvedimento?
«I governi di centrodestra e centrosinistra hanno pensato che utilizzare migliaia di euro per gli acquisti stimoli i consumi. Però bisogna sempre considerare un rischio, cioè, se ci rubano il portafoglio e abbiamo 3000 euro in contanti, abbiamo un problema. Per quello l’Europa spinge sempre per l’utilizzo della moneta elettronica, oltre che per un motivo di igiene e sicurezza. Perché è ovvio che, negli anni, la maggior parte delle rapine sono state organizzate in esercizi che detenevano molto denaro contante. Questo è un tema da non sottovalutare. Poi, diciamo che non sono molti i consumatori che possono avere 3000 euro in contanti nel portafogli.»
Grazie presidente, ci riaggiorneremo presto sulla questione, buon lavoro!
«Grazie a voi e Kiss Kiss a tutti.»