La scorsa settimana la coppa del mondo di sci è approdata in Italia e non era scontato visti i ritardi delle gare e le cancellazioni causate, ad inizio stagione, dalla scarsità di neve, frutto evidente dei cambiamenti climatici. E così mentre finisce il campionato del mondo di calcio entra nel vivo quello di sci, con le gare che si disputeranno in Veneto e Trentino-Alto Adige tra dicembre e gennaio. Una manifestazione che ha un enorme impatto economico per le località turistiche ed il movimento dello sci grazie alle sponsorizzazioni.
Dalle tappe italiane di Coppa deriva un giro d’affari di oltre 30 milioni per lo sport invernale più popolare. E come è partita la stagione sciistica per gli atleti è iniziata anche quella per i turisti aiutata, dove possibile, dalla “neve artificiale” che sostiene quella naturale, la quale probabilmente fioccherà in abbondanza in questi giorni di freddo, consentendo l’apertura anche degli impianti della Marmolada, tristemente nota per la fragilità del suo ghiacciaio.
Insomma, è partito ufficialmente il Natale come dimostra anche l’assalto ai mercatini che oramai sono 1.500 in tutta Italia. Il primo fu quello di Bolzano nato 32 anni fa prendendo spunto da quello che si faceva a Norimberga. Quest’anno solo nel capoluogo altoatesino si prevedono 600 mila visitatori e saranno milioni in tutta Italia a caccia di addobbi natalizi, ricordi e regali originali, più o meno low cost. A proposito di spese, è già partito da un po’ il toto-budget dei regali natalizi: quanto spenderanno gli italiani?
Si sprecano i sondaggi e le indagini. Qualcuno prevede una spesa intorno ai 150 euro pro-capite, qualcun altro parla di 500 euro a famiglia con gli uomini che spendono più delle donne. Di sicuro gli americani spenderanno più degli italiani con un budget per i regali di 1.000 dollari a persona, secondo una ricerca dell’americana KPMG. Soltanto il 2% degli italiani spende quanto fa in media un americano.
Il 40% degli italiani si è anticipato con gli acquisti approfittando degli sconti del black Friday per superare il caro prezzi. In questi giorni cominciano gli acquisti per i cenoni ai quali destiniamo tradizionalmente grandi risorse. Ma per fortuna c’è la tredicesima di cui beneficiano 35 milioni di italiani, per un ammontare complessivo di 44 miliardi di euro, che sosterranno le feste ed i consumi natalizi. Secondo la Camera di Commercio di Varese, lo scorso anno il 63% delle persone, non ha comprato gli addobbi natalizi, il 33% li ha comprati, spendendo mediamente 45/50 euro, mentre la restante parte, il 4%, non addobba la casa per le feste.
Sempre secondo questa indagine durante le vacanze di Natale oltre la metà degli italiani rimarrà a casa e solo il 36% viaggerà, ma per la Vigilia ed il Natale tutti a casa con i propri familiari, almeno per il 90% di noi. I nostri connazionali approfittano delle feste oltre che per far visita alle famiglie, anche per andare al cinema o al teatro, quasi uno su due. È tra i 6 ed i 7 miliardi la spesa per i regali di NATALE (dato Confcommercio) e quasi la metà per pranzi e cenoni fino a Santo Stefano.
Solo un italiano su 5 non fa regali, secondo Coldiretti ma in generale gli italiani sono parsimoniosi, anche nel mangiare, almeno a Santo Stefano: il 26 dicembre l’88% mette a tavola gli avanzi del giorno prima. Ovviamente non è un comportamento da condannare ed anzi va incoraggiato per motivi non solo economici ma etici ed ambientali. Anche a Natale bisogna evitare gli sprechi. Ammonta a mezzo miliardo di euro il valore del cibo non consumato.