L’attività fisica verrà prescritta dal medico?

L'attività fisica potrebbe essere incentivata tramite prescrizione medica. Ne parliamo con Giovanni Leoni, vice presidente FNOMCeO.

Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato dell'importanza dell'attività fisica e di nuove indicazioni del Ministero della Salute a riguardo. È intevenuto con noi il vice presidente di FNOMCeO Giovanni Leoni.

Buongiorno Giovanni, bentornato! L’attività fisica nelle prescrizioni mediche: succederà davvero?

«Buongiorno a voi! Vedremo nei dettagli come sarà il progetto; sicuramente alla fine i LEA, cioè i Livelli Essenziali di Assistenza, prevedranno anche la prescrizione dell'attività fisica, che probabilmente saranno dei bonus di attività nelle varie possibilità sportive che ci sono in Italia, per contrastare la problematica dell'obesità infantile. Noi siamo il quarto paese in Europa per obesità dopo Cipro, Spagna e Grecia; siamo al 9,4% totale, le persone sovrappeso sono circa il 20%.»

Numeri enormi.

«Sì. Pensiamo anche alla pandemia, che ha costretto i ragazzi a casa con lo studio smart e l'attività di distrazione dei cellulari. Ad esempio, il fenomeno del vamping: i ragazzi, fuori dal controllo dei genitori, stanno svegli tutta la notte attaccati al cellulare.»

E la sedentarietà lì fa bingo.

«Esattamente. Inoltre, questo sforzo del ministro Schillaci è per promuovere lo sport non solo per il consumo di calorie e per l'attività fisica, ma anche perché lo sport è un'attività educativa e inclusiva per i rapporti sociali, per la crescita dell'individuo, la possibilità di frequentare una società, di avere un'educazione al rispetto globale delle regole e degli avversari, regole di vita che saranno utili anche da adulti. Lo sport è una palestra di vita, lo è sempre stato, lo dicevano anche gli antichi romani. Ora si promuove lo sport con l'esaltazione dei più grandi campioni, spesso anche esasperata. In realtà, è una pratica personale tecnica che dà una disciplina, oltre alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e di tipo ortopedico. Quando si è in sovrappeso si carica il corpo e lo si porta dietro tutta la giornata.»

Il fatto che venga prescritto vorrà dire anche che chi ne ha bisogno potrebbe usufruirne in modo gratuito?

«Esattamente. Bisogna vedere come si declinerà, perché alla fine non tutti hanno la possibilità di pagarsi le palestre, che hanno i loro costi in quanto attività private. Resta l'educazione della scuola, l'educazione fisica, che è parte integrante dell'idea di sport inclusivo che comincia non solo in famiglia, ma anche e soprattutto a scuola fin dai primi anni di vita. In altri paesi questo è stato considerato, soprattutto negli Stati Uniti dove in tasso di obesità infantile era spaventoso. Sono in rientro, però.»

Grazie di essere stato con noi Giovanni!

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