La morte di Prigozhin e la riunione BRICS: le news più importanti dal mondo

La scomparsa del leader della Wagner e il meeting dei Paesi BRICS: le ultime a livello internazionale con Giampiero Gramaglia.

Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato delle più importanti notizie dal mondo con Giampiero Gramaglia.

Buongiorno Giampiero, bentornato! Cosa ci siamo persi a livello internazionale durante questo periodo di vacanza?

«Buongiorno a voi, Kiss Kiss a tutti! La notizia che ha dominato l’attualità era una notizia in qualche modo attesa, cioè la fine di Prigozhin, il capo dei mercenari della Wagner che aveva sfidato a fine giugno il presidente russo Vladimir Putin. Ciò detto, al di là delle facili ironie, che sono anche fuori luogo in un contesto in cui sono state perdute dieci vite umane, sulle cause di quella che è stata la morte di Prigozhin, caduto con il suo aereo mentre andava a San Pietroburgo. Le cause ancora non si sanno, probabilmente non si sapranno mai con certezza. Di fatto, sembra accertato che Prigozhin non c’è più. Una figura antagonista in meno per Putin, quali che siano le circostanze che hanno portato a questa situazione. E un rafforzamento dell’alone di paura intorno a Putin: chi lo tocca fa una brutta fine.»

A tal proposito, c’è stata una riunione che è passata in cavalleria, tra i Paesi BRICS: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.

«Sì, si è svolta a Johannesburg e c’erano i cinque BRICS, che si sono allargati. Intanto, non c’era Putin, che ha un mandato di arresto della Corte Penale Internazionale per crimini di guerra. A Johannesburg sarebbe stato arrestato, quindi ha mandato Lavrov, il suo ministro degli esteri. Lui è intervenuto a distanza, proprio nei giorni della tragedia di Prigozhin. I BRICS di per sé sono un’alternativa al G7, non dico un contropotere perché forse non hanno ancora il peso politico e militare. Ma l’idea è quella di un ordine mondiale alternativo.»

Infatti, una delle richieste era quella di sostituire il dollaro.

«Questa secondo me fa parte di un futuro poco futuribile, almeno per il momento. Però si sono allargati e sono entrati molti Paesi diversi rispetto a loro. È entrata l’Etiopia, è entrato l’Egitto, l’Iran, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, è entrata l’Argentina. Il che vuol dire che ormai i BRICS rappresentano, allargati, quasi il 50% della popolazione mondiale, molto di più di quanto rappresenta il G7, e quasi i due quinti del Pil mondiale. Però è anche vero che sono molto diversi tra loro, ci sono democrazie e ci sono dittature.»

In chiusura, possiamo dire che siamo tornati in guerra fredda?

«Speriamo che resti fredda, al di là del fatto che quella in Ucraina no è molto fredda.»

Grazie Giampiero!

«Kiss Kiss a voi!»

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