La “lettera oscena” di Trump: il presidente fa causa al Wall Street Journal per diffamazione e chiede 10 miliardi di dollari

Donald Trump ha avviato una causa per diffamazione contro il Wall Street Journal, chiedendo 10 miliardi di dollari di risarcimento. La vicenda ruota attorno a un articolo sulla pubblicazione di una lettera inviata da Trump a Jeffrey Epstein.

Donald Trump ha avviato una causa per diffamazione contro il Wall Street Journal e il suo editore Rupert Murdoch. Il presidente degli Stati Uniti chiede un risarcimento di 10 miliardi di dollari. Al centro della vicenda c’è la pubblicazione di una lettera che Trump avrebbe inviato a Jeffrey Epstein, contenente espressioni definite “oscene”.

Lettera a Epstein e pubblicazione sul WSJ

Il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo in cui si parla di una lettera inviata da Trump a Jeffrey Epstein. La lettera conterrebbe frasi considerate “choc” e “oscene”. Trump sostiene che la pubblicazione di questo contenuto abbia danneggiato la sua reputazione e per questo ha deciso di rivolgersi ai tribunali. Il WSJ, nell’articolo contestato, avrebbe riportato dettagli sulla corrispondenza tra Trump ed Epstein, suscitando reazioni e polemiche negli Stati Uniti.

La richiesta di risarcimento e la posizione di Trump 

Trump ha chiesto un risarcimento di 10 miliardi di dollari a Rupert Murdoch e al Wall Street Journal. Trump ritiene che l’articolo abbia avuto un impatto negativo sulla sua immagine pubblica. Il presidente ha dichiarato: “Questa è una delle più grandi diffamazioni della storia americana”. La richiesta di risarcimento è stata formalizzata attraverso una causa depositata presso un tribunale federale.

La replica del Wall Street Journal 

Il Wall Street Journal ha risposto alle accuse di Trump con una nota ufficiale. “Ci difenderemo con forza da queste accuse infondate”, si legge nella dichiarazione diffusa dal quotidiano. Il giornale sostiene di aver agito nel rispetto delle regole giornalistiche e di aver pubblicato informazioni di interesse pubblico. La redazione del WSJ ritiene che la causa intentata da Trump sia priva di fondamento e si dice pronta a difendersi in tribunale.

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