La collezione da record del Museo Agostinelli

Il Museo Agostinelli di Dragona (Roma) è unico: lo ha raccontato su Radio Kiss Kiss il suo fondatore, Domenico Agostinelli.

Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato di cultura e musei, ospitando Domenico Agostinelli, fondatore del Museo Agostinelli di Dragona, Roma.

Buongiorno, benvenuto! Innanzitutto complimenti per la sua passione, e per il suo museo, che è fruibile da tutti. Quanti pezzi ci sono nel suo museo e quanto ci vuole per visitarlo?

«Salve! È la raccolta più grande al mondo per quantità di oggetti, non per il valore. Contiamo che il Louvre ha 400.000 oggetti, da noi si trovano decine di milioni di oggetti.»

Un secondo, decine di milioni?

«Sì, milioni. Basta considerare che abbiamo un milione e 700.000 bottoni, quindici quintali di bottoni antichi, quattro quintali di monete antiche, ottanta chili di francobolli, e un chilo sono 280.000 pezzi.»

Ci sono delle cose molto particolari, come la culla di Totò, la macchina di Al Capone, un uovo di dinosauro.

«Ovviamente ci sono molti pezzi particolari, perché raccogliamo di tutto, dalla cultura popolare a qualsiasi altra cosa. Tutti i musei raccolgono reperti a tema, io raccolgo tutto, dalla A alla Z, qualsiasi testimonianza del passato.»

Quali sono le cose più curiose e più apprezzate del Museo Agostinelli? Dove si soffermano, dove indugiano di più?

«Rimangono impressionati dagli ombrelli, 3.800 ombrelli, perché fa colore. Tutti messi sul soffitto e compongono una coreografia non indifferente. Perché in tutti sono circa 38.000 metri quadri coperti e scoperti pieni di oggetti.»

Ci permettiamo di chiederle: quanti anni ha Domenico? Quando è iniziata questa passione per il collezionismo?

«Ne ho 82. Ho cominciato a 14 anni, facevo il girovago. Non avendo soldi per acquistare gli oggetti ricorrevo al baratto.»

Se io venissi lì per acquistare un oggetto, lei me lo venderebbe?

«Mai venduto. Con dei doppioni, magari, faccio uno scambio, ma non ho mai venduto un oggetto.»

Tra tutti questi pezzi, qual è quello a cui è più legato, o a cui si sente più fiero in assoluto?

«Ne ho tanti, ma quello a cui sono più affezionato sono la raccolta degli odori di un tempo; tra questi c'è una boccetta di vetro con un pezzetto di canottiera intriso di sudore di quando morì mio padre.»

Che poetico, è geniale! Le mandiamo un abbraccio, andate a visitare il Museo Agostinelli! Grazie Domenico!

«Grazie a voi!»

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