Ius Scholae: cos’è e cosa prevede

Tanto si sta parlando di Ius Scholae. Di cos'è e di cosa prevede ne parliamo con Andrea Indini, responsabile IlGiornale.it

Questa mattina a Radio Kiss Kiss con Max e Max abbiamo parlato di Ius Scholae.

Per approfondire l'argomento è intervenuto Andrea Indini, responsabile IlGiornale.it:

Cosa si intende per Ius Scholae?
«Lo Ius Scholae è una proposta di legge avanzata dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle che punta a modificare e a riformare la normativa in vigore sull'acquisizione della cittadinanza italiana da parte di un cittadino straniero. L'obiettivo è quello di dare ai minori la possibilità di richiedere la cittadinanza prima del compimento dei 18 anni. Lo può fare sia un minore figlio di immigrati nato in Italia, sia un minore arrivato in Italia prima dei 12 anni. La conditio sine qua non per avere accesso alla cittadinanza italiana è il compimento di almeno un ciclo scolastico di cinque anni.»

Come andrà a finire, secondo te?
«Beh, la proposta di legge arriva in un momento difficile per la Maggioranza ed è arrivata insieme alla proposta per la cannabis (per legalizzare un minimo di piantine che possono essere coltivate in casa). Sono due proposte dai temi molto etici e un Governo come quello attuale rischia di implodere.»

Ci sono "pro" in questa proposta, ma quali sono i "contro"?
«Io personalmente non sono a favore dello Ius Scholae, perché non credo che sia un foglio di carta a garantire l'integrazione. E credo che, tutto sommato, la normativa attualmente in vigore sia positiva. Detto questo, per fare la domanda di cittadinanza basterebbe un solo genitore. Poi il minore, una volta compiuti i diciotto anni, avrà di tempo due anni per confermare la richiesta. Il rischio è che il minore venga in qualche modo "usato" perché non è lui a decidere e in questo modo i genitori potrebbero beneficiare in modo indiretto della cittadinanza dei figli.»

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