Circa duecento i nostri connazionali di rientro da Israele con due aerei militari italiani atterrati a Pratica di Mare, operazione coordinata dal comando interforze della difesa. Uno dei velivoli si trovava in Kuwait e, dopo uno scalo a Cipro, aveva raggiunto l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. L’unità di crisi della Farnesina segue la situazione sul campo tramite l’ambasciata e il consolato a Gerusalemme. Sono un migliaio i ragazzi con doppio passaporto, arruolati nell’esercito israeliano per svolgere il servizio di leva. E come ha annunciato il ministro degli esteri Tajani, mancano all’appello due italoisraeliani, marito e moglie, residenti a Beeri. La famiglia non è ancora riuscita a contattarli. “L’auspicio -ha detto il ministro- è che non siano prigionieri nella Striscia di Gaza”.
Sono infatti un centinaio gli ostaggi nelle mani di Hamas che ha minacciato di ucciderne uno per ogni nuovo raid aereo senza preavviso contro i civili palestinesi. Israele ha disposto l’assedio della Striscia, tagliate acqua e corrente elettrica e bloccato il rifornimento di cibo e carburante. I carri armati sono posizionati al confine con i territori e sarebbe imminente un’operazione di terra. Il premier Netanyahu lo ha confermato, in un colloquio, al presidente americano Biden. “La risposta all’attacco di Hamas -ha detto- cambierà il Medioriente”.
Quanto alle vittime, sono salite a 900 quelle israeliane per il lancio di razzi e il massacro al rave nel deserto, 700 i morti palestinesi nella successiva rappresaglia, i feriti oltre 2.100. Anche il numero dei dispersi aumenta di ora in ora, sarebbero almeno 750. Secondo il Jerusalem Post, vicino Gaza trovati i corpi di centinaia di terroristi palestinesi.
A seguito di una riunione telefonica tra Biden, la Meloni, Sunak, Scholz e Macron diramata una nota congiunta dei leader occidentali. “I nostri paesi -si legge- sostengono Israele negli sforzi per difendere il suo popolo dalle atrocità e creare le condizioni per un Medioriente pacifico e integrato”.
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