Invasione meduse in Italia: cosa sta succedendo

Le meduse stanno invadendo i mari italiani. Con il Prof. Ferdinando Boero, di Marevivo, parliamo di cosa sta succedendo.

Questa mattina a Radio Kiss Kiss con Max e Max abbiamo parlato dell'invasione di meduse in Italia.

Per fare il punto della situazione è intervenuto il Prof. Ferdinando Boero, vicepresidente Marevivo:

«Ci sono delle stagioni in cui le meduse si riproducono e, se il successo riproduttivo è grande e le correnti le concentrano, si verificano questi fenomeni. Il problema è che noi stiamo depauperando il mare dai pesci. La natura non ama il vuoto e se si toglie qualcosa, poi arriva qualcos'altro. In questo caso, si tratta di meduse. Si sta parlando del fatto che da un oceano di pesci si sta passando ad un oceano di meduse. Il fenomeno che si sta verificando è una cosa abbastanza diffusa a livello globale, ormai dagli anni '80.»

In generale, queste invasioni quanto tempo durano?
«Queste meduse vivono circa 2-3 mesi. Ma le correnti e le condizioni del vento poi possono portarle da un'altra parte.»

Quali sono i predatori naturali che dovrebbero esserci nel mare per tenere sotto controllo il numero delle meduse?
«Le larve dei pesci mangiano le stesse cose di cui si nutrono le meduse e quindi c'è competizione. Se si tolgono i pesci, ci sono meno larve e le meduse hanno più cibo e si sviluppano più facilmente. Le meduse, inoltre, sono predatori; possono mangiare anche un tonno quando è allo stato di larva. Purtroppo noi umani con la sovrapesca e la pesca industriale stiamo eliminando tutti i pesci. Stiamo avendo un comportamento dissennato nei confronti del mare. Le meduse sono un pungente avvertimento che dobbiamo agire diversamente.»

Ma è vero che è vietato uccidere le meduse?
«Che sia vietato, non mi pare proprio. Si sta pensando di utilizzarle come supporto alimentare, quindi come cibo. Per esempio, in Cina e in Giappone le mangiano. Certamente, però, prendere la medusa, portarla a riva e farla morire sulla sabbia non è educativo.»




Notizie del giorno

ti potrebbe interessare

Geolier ha tenuto un discorso davanti agli studenti all’università Federico II di Napoli. Ecco i passaggi più importanti.
Secondo un recente studio, le impronte digitali del metodo di riconoscimento finger printing possono essere replicate. È vero o si esagera?