Incidente Air India, emergono dettagli sulla discussione tra i piloti prima dello schianto

Nuovi dettagli sulla dinamica dell'incidente Air India: le registrazioni della cabina rivelano una discussione tra i piloti pochi minuti prima dello schianto del Boeing 787.

Emergono nuovi e drammatici particolari sull’incidente del Boeing 787 di Air India precipitato lo scorso 12 giugno, causando la morte di 260 persone. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l’ascolto delle registrazioni della scatola nera confermerebbe un acceso confronto tra i due piloti pochi istanti prima dello schianto, avvenuto poco dopo il decollo.

Dai file audio in possesso delle autorità indiane, si apprende che uno dei piloti avrebbe più volte domandato all’altro, in tono crescente di disperazione: “Perché li hai spenti?”, riferendosi ai motori dell’aereo. Un interrogativo secco, diretto, che lascia intuire la possibilità di un errore umano in cabina di pilotaggio, in una fase particolarmente delicata del volo. Secondo due fonti occidentali citate dal quotidiano, la conversazione tra i due membri dell’equipaggio sarebbe rapidamente degenerata in un alterco, con toni drammatici e urla registrate fino agli ultimi secondi.

Le ipotesi al vaglio

Il dettaglio più allarmante riguarda proprio l’interruzione del flusso di carburante verso i motori: una manovra inspiegabile e fatale. Al momento, non è chiaro se sia stato il comandante o il primo ufficiale a eseguire l’azione, né il motivo che l’avrebbe giustificata. Tuttavia, la domanda ripetuta “perché l’hai fatto?” e la risposta “non sono stato io” potrebbero indicare confusione, panico o una catena di errori.

I file audio, come confermano le fonti, sono stati acquisiti dalle autorità competenti indiane, che avrebbero già identificato con precisione chi ha detto cosa, ma al momento non hanno diffuso ulteriori dettagli ufficiali.

Le vittime e la dinamica dello schianto

Il Boeing Dreamliner trasportava 242 persone dirette verso l’aeroporto di Gatwick, a Londra. Il velivolo si è schiantato al suolo a un’altitudine di circa 625 piedi (circa 200 metri) poco dopo il decollo. Solo un passeggero è sopravvissuto all’impatto. Tra le vittime non risultano cittadini italiani.

Il nuovo rapporto getta ombre pesanti sulla gestione della fase iniziale del volo e riaccende l’attenzione su protocolli di sicurezza, formazione dei piloti e procedure di emergenza in cabina.

Indagini ancora in corso

Le indagini ufficiali non sono ancora concluse. Air India e l’ente per l’aviazione civile indiana hanno aperto un’inchiesta interna, mentre autorità internazionali – tra cui la FAA statunitense e l’EASA europea – seguono da vicino gli sviluppi. La compagnia non ha rilasciato commenti in merito alla ricostruzione della conversazione tra i piloti.

Se le informazioni diffuse venissero confermate, l’incidente potrebbe configurarsi come uno dei casi più gravi di errore umano nella storia recente dell’aviazione civile.

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