Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato i come stia cambiando la giurisdizione e il concetto di “nucleo familiare”. Per fare il punto, è intervenuto l’avvocata Annamaria Bernardini de Pace.
Buongiorno, ben ritrovata! La Consulta di recente ha stabilito che non si pagherà l’imu sulla seconda casa se è la residenza di uno dei coniugi. Si dice che questa norma abbia riscritto il concetto di “nucleo familiare”.
«Buongiorno a voi! È giusto così. Perché mai una coppia di fatto, che sta insieme anche da tanti anni, non dovrebbe pagare l’imu per la seconda casa? Solo il matrimonio classico rappresentava uno svantaggio in questo senso. Quindi la consulta ha deciso che il matrimonio, in questo senso, non dovesse costituire uno svantaggio. Quindi l’imu, ora, non si paga quando si ha o la residenza anagrafica in una casa, o la dimora abituale. I compagni che vivono insieme mantengono la residenza anagrafica in una casa differente da quella in cui sta il nucleo familiare. In questo modo non si paga l’imu in nessuna casa.»
Il decreto di riferimento era diventato anacronistico. Sappiamo tuti che la mobilità del lavoro ci fa spostare tantissimo.
«Certo, ma c’è anche la casa principale e quella delle vacanze.»
Però rimane il fatto che l’amministrazione comunale debba capire se la residenza è fittizia o meno.
«Non deve essere fittizia, c’è la residenza del nucleo familiare e quella anagrafica da un’altra parte. Ho molti clienti che hanno la loro residenza fiscale a Como ma vivono e lavorano a Milano.»
Ma la comunione dei beni può inficiare in questo?
«No, non c’entra niente.»
Ci dà una sua definizione di “nucleo familiare”?
«Oggi è un concetto talmente ampio che aspetto pure io una definizione. L’unica definizione che abbiamo nella legge è stata data quando è stato stabilito il reddito di cittadinanza, rendiamoci conto. Qui possiamo leggere che il nucleo familiare è formato dal dichiarante, cioè chi fa richiesta, dai componenti della famiglia anagrafica, dal figlio minore di 18 anni che fa parte del nucleo familiare del genitore con cui convive, dal figlio maggiorenne non convivente coi genitori a loro carico ai fini IRPEF nel caso non sia coniugato e non abbia figli, dal figlio maggiorenne nel caso i genitori appartenenti a nuclei familiari distinti fa parte del nucleo familiare di uno dei due genitori da lui identificati. Ci vuole un avvocato per spiegare, insomma!»
E per fortuna ci sono! Grazie!
«Grazie a voi, Kiss Kiss a tutti!»