Il vademecum per i consumatori meno attenti: cosa c’è da sapere

AgCom stima che i ragazzi nella fascia dagli 11 ai 18 anni non sanno come far valere i propri diritti da consumatori in caso di problemi.
Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato di diritti dei consumatori con Gianluca Di Ascenzo (Codacons).

Buongiorno presidente! A proposito di consumatori e vari diritti: quali sono le tre regole d’oro da imparare per noi consumatori?

«Buongiorno a voi. Innanzitutto, diciamo dove poter trovare le risposte. Sul sito del ministero delle imprese e del Made in Italy ci sono le cosiddette FAQ, lì si parla soprattutto di garanzia e di diritto di recesso. È fondamentale per noi consumatori è sapere che se compriamo un bene a distanza, quindi tramite e-commerce, abbiamo diritto di recesso entro 14 giorni dalla consegna. Questa è una cosa. L’altra è la durata della garanzia, perché molti siti la spacciano per una concessione, ma la garanzia legale è prevista per ventiquattro mesi dall’acquisto.»

Loro te la vendono come offerta invece.

«Esatto. E poi fanno confusione tra la garanzia legale, che è questa di ventiquattro mesi, e la cosiddetta garanzia commerciale, che è un’estensione della garanzia ed è di solito a pagamento. Si cerca sempre di spillare qualche euro in più ai consumatori per fare cassa.»

È ufficiale: noi abbiamo di diritto un periodo di garanzia.

«Sì, così in caso di vizio di conformità, se il bene non è conforme all’uso, alla rappresentazione che abbiamo ricevuto. Il classico difetto per cui non c’è una corrispondenza rispetto a ciò per cui servirebbe. Questo lo possiamo contestare e chiedere la sostituzione o la riparazione.»

Una volta sostituito e riparato un pezzo, ad esempio, di un elettrodomestico o di un’auto, la garanzia si azzera? È solo su un pezzo o su tutto il prodotto?

«Questa è una bella domanda. Soprattutto la si pone sulle automobili. In teoria si ricomincia da zero, il prodotto è stato sostituito e quindi dev’essere conforme per la durata prevista. È chiaro che le questioni sorgono sull’utilizzo del pezzo, se c’è un’usura normale del bene o se c’è un uso eccessivo. Lì si crea un contenzioso. Ma i venditori, in un’ottica commerciale, tendono a soddisfare il cliente.»

Qualcuno ci chiede: se porto ad aggiustare qualcosa e me la aggiustano, dallo stesso giorno riparte la stessa garanzia?

«In teoria sì, ma bisogna vedere cos’è stato riparato, il tipo di pezzo. Per l’usura normale c’è la copertura di 24 mesi. Normalmente sì, molti lo contestano. Un altro aspetto da tener presente è che in caso di difetto di conformità mi devo rivolgere al venditore. Molti, invece, tendono a rinviare al produttore, a dire “guarda io non te lo sostituisco, ma vai dal produttore”. E vai al servizio clienti del produttore. Questo non è previsto dal Codice del consumo. L’unico caso in cui sarebbe possibile è quando il produttore è lo stesso venditore. In tutti gli altri casi devo rivolgermi al venditore. Anche questo è spesso oggetto di contenzioso.»

Tre regole d’oro ce le siamo fatte dire, per qualsiasi problematica ci sono gli amici del Codacons. Grazie presidente!

«Grazie a voi, Kiss Kiss a tutti!»

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