Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato di università con la rettrice del Politecnico di Milano – Polimi – Donatella Sciuto.
Buongiorno Dottoressa, benvenuta! Complimenti per l’ennesimo risultato prestigioso ottenuto dal Politecnico di Milano, e a questo punto commentiamo il ranking delle università. Quali sono gli obiettivi e gli ingredienti per raggiungere questi risultati virtuosi?
«Buongiorno a voi! Allora, gli elementi che loro considerano sono quelli sia della didattica che della ricerca che della composizione delle relazioni internazionali. Noi siamo migliorati, credo, per il fatto che siamo diventati un’università sempre più attrattiva a livello internazionale, sia nella ricerca e sia nella didattica. ma per la qualità del lavoro che fanno tutti i giorni i ricercatori, i docenti e il perosnale che lavora al Politecnico.»
Quindi anche tanti studenti stranieri.
«Sì. Noi da quando abbiamo attivato le lauree magistrali in inglese, perché in italiano non eravamo particolarmente attrattivi, abbiamo circa 9.000 studenti stranieri su 48.000.»
Lei è stata una studentessa prodigio, la più giovane laureata della storia del Politecnico a soli 22 anni. Cosa si sente di dire ai ragazzi e ai genitori che devono scegliere adesso l’Università e decidere del proprio futuro?
«Penso che studiare richiede la passione per la materia che si studia. È il primo punto, se no diventa tutto più difficile. Quindi si deve capire quello che si vuol fare. Dopodiché, è chiaro che le materie tecnico-scientifiche oggi sono quelle che danno maggiore prospettiva di trovare poi un lavoro soddisfacente. Noi non riusciamo a soddisfare la domanda di ingegneri che ci viene dalle aziende. Questa è chiaramente un’area su cui puntare. Però uno deve avere la passione per le materie scientifiche.»
Quindi prima di guardare alla produttività è meglio guardare la passione che si ha dentro, no?
«Certo, perché studiare cinque anni se no diventa difficile.»
Ci sentiremo prossimamente. Grazie Dottoressa!
«Grazie a voi!»