Il piano USA per lo sfollamento dei palestinesi da Gaza: no di Ue, Iran, Cina e Russia

L'Iran si oppone fermamente al piano statunitense per lo sfollamento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza, mentre emergono smentite e conferme contrastanti.

“Gli Stati Uniti prenderanno il controllo di Gaza, un controllo a lungo termine che porterà stabilità al Medio Oriente, Gaza sarà la rivière del Medio Oriente”. A dichiararlo è il presidente Usa Trump in una conferenza stampa con Netanyahu aggiungendo che “i palestinesi devono lasciare Gaza e vivere in altri Paesi in pace”. Immediate le reazioni internazionali: per Hamas il piano di Trump è “ridicolo e assurdo”, per l’Unione Europea la Striscia di Gaza “è parte integrante di un futuro Stato palestinese”.

Iran contro il piano USA

Anche l’Iran ha espresso una forte opposizione al piano proposto dagli Stati Uniti per lo sfollamento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dall’agenzia ANSA, il governo iraniano ha dichiarato che tale piano rappresenta una violazione dei diritti umani e un’aggressione contro il popolo palestinese. “Non permetteremo che i palestinesi vengano cacciati dalla loro terra”, ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmaeil Baqaei, sottolineando l’importanza di proteggere i diritti dei palestinesi e di opporsi a qualsiasi tentativo di sfollamento forzato. “Il piano per sgomberare Gaza e spostare con la forza il popolo palestinese nei paesi vicini – afferma il portavoce  – è considerato una continuazione del piano mirato del regime di Israele di annientare completamente la nazione palestinese, ed è categoricamente respinto e condannato”.

Il piano israeliano

Il ministro israeliano Katz avrebbe ordinato alle Forze di Difesa Israeliane (IDF) di preparare un piano per lo “sfollamento volontario” dei palestinesi dalla Striscia di Gaza. In un’intervista a Fox News, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha promosso l’idea del presidente Trump di trasferire la popolazione di Gaza in altri paesi. “È un’idea straordinaria e penso che dovrebbe essere davvero perseguita, esaminata e realizzata”.

Reazioni internazionali e locali

La proposta di sfollamento ha suscitato molte reazioni a livello internazionale. Dalla Francia all’Arabia Saudita, dalla Russia alla Cina, sono arrivati secchi “no” al trasferimento forzato, tutti auspicando la creazione di due stati indipendenti. All’interno della Striscia di Gaza, la popolazione palestinese ha espresso preoccupazione per le possibili conseguenze di un tale piano, temendo un ulteriore peggioramento delle loro condizioni di vita. Le organizzazioni umanitarie, nel frattempo, hanno sottolineato la necessità di soluzioni pacifiche e rispettose dei diritti umani per affrontare la situazione nella regione.

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