Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato di formaggi italiani con Manuel Lombardi di Coldiretti.
Buongiorno Manuel! Pensiamo spesso che i formaggi siano più o meno uguali uno all’altro, ma i risultati dicono che quello italiano è più buono di tutti gli altri. Qual è il segreto di questa bontà?
«Buongiorno! La grande biodiversità casearia italiana. Poi bisogna come sempre tornare indietro e capire da dove veniamo. Noi abbiamo una storia millenaria già partendo dai pecorini, dal pecorino romano a tanti altri formaggi fino ad oggi. E oggi registriamo – grazie anche alla maggiore attenzione di una generazione di agricoltori consapevoli, e finalmente la cultura è alla base di tutto – 585 formaggi tra 55 DOP e 524 PAT, che sono i Prodotti Agroalimentari Tradizionali. Quando parliamo di formaggi, oltre ad avere voglia di questo prodotto straordinario, però si alza anche il colesterolo…»
È un problema che risolviamo dopo!
«L’educazione alimentare lì è alla base. Non dobbiamo spaventarci, dobbiamo leggere bene l’etichetta, conoscere soprattutto chi produce. L’ultima classifica di TasteAtlas vede proprio i formaggi italiani tra i migliori al mondo.»
I francesi vi rivolgono ancora la parola?
«No, les français non ci rivolgono la parola già dai mondiali [ride, ndr]. ma poi nell’ultima classifica, quella di metà dicembre, ci troviamo con ventuno formaggi nei primi cento e i francesi soltanto diciannove.»
Sei produttore di un famoso conciato romano, da poco è scattato il solstizio d’inverno: quali formaggi ci consigli di portare sulle nostre tavole? Perché poi ogni formaggio ha il suo periodo.
«Sì, allora, intanto sulle nostre tavole natalizie, non c’è bisogno di ricordarlo, abbiamo pasteggiato anche con gli antipasti. La tradizione della vigilia, e adesso abbiamo anche il Capodanno. Ma il Parmigiano rimane quello più utilizzato in quasi tutto lo stivale. Poi c’è la tradizione, perché quello che è bello delle feste natalizie è che quando un parente si sposta per trovare i parenti, mangia certamente il panettone e la pasta, ma poi si porta via il formaggio. Risulta da un dato, soprattutto in Campania. Se non vai a Roma o a Milano senza la mozzarella on ti fanno entrare!»
È vero! Ci risentiamo nel 2024, per ora buon anno e Kiss Kiss a te!
«Grazie a voi e buon 2024!»