Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato degli ecobonus e incentivi sulle auto con il direttore di Sicurauto Claudio Cangialosi.
Buongiorno Claudio! Ripartono ufficialmente gli incentivi auto, ma è solo un periodo di transizione
tra i vecchi e i nuovi incentivi. Ci spieghi perché?
«Buongiorno a voi e Kiss Kiss a tutti! Esatto. Oggi sono partiti gli incentivi col vecchio schema del 2023. Si aspetta un tavolo tecnico al Ministero, l’idea è di rimodulare gli incentivi rispetto al passato perché si sono accorti, al governo, che di auto elettriche, plug in e hybrid non se ne vendono tante nonostante gl incentivi, e di conseguenza il Ministero sta pensando di rimodulare e dare più budget per le vetture termiche. Ovviamente l’obiettivo è quello di svecchiare un parco circolante come quello italiano tra i più vecchi in Europa. Ecco perché c’è questo momento di transizione, per evitare che il mercato si blocchi, perché come sapete il piano degli incentivi fatto da Draghi arriva fino al 2030, e che ogni anno stanzia circa un miliardo di euro per tutta una serie di iniziative, principalmente incentivi.»
Sto facendo un due più due: se quelli che partono oggi sono i vecchi incentivi che danno più peso alle auto elettriche, visto che tu hai detto che le previsioni sono quelle di puntare più sul termico, e siccome il primo febbraio ci sarà la presentazione di questo nuovo piano…
«Il primo febbraio ci sarà la riunione, poi ci sarà la decisione e verrà presentato il nuovo decreto. Quindi ci sarà probabilmente un nuovo mese di attesa più o meno prima che arrivino i nuovi incentivi col nuovo schema.»
Quindi chi deve comprare un’auto elettrica meglio che lo faccia in questo mese, perché ci sono più soldi a disposizione, e chi vuole puntare a quello termico magari prende tempo. Questo è il consiglio che ci sentiamo di dare?
«Possiamo dire, in realtà, una cosa un po’ diversa. Sulle termiche, col vecchio e col nuovo schema, gli incentivi saranno più o meno simili. Mentre per l’elettrico si arriverà fino a 13.750 euro di incentivi, quando oggi l’incentivo massimo è di 5.000.»
Allora avevamo capito male, è più del doppio.
«Esattamente. Tra le altre cose, il governo sta incentivando la rottamazione della vettura più vecchia. Quindi se rottamo una Euro Zero avrò più soldi rispetto alla rottamazione di una Euro Quattro. Oggi è ancora una fascia unica. In futuro ci sarà una “premiazione”: più è vecchio il veicolo e maggiore è l’incentivo.»
Questo annuncio imminente avrà conseguenze sulle vendite secondo te?
«Probabilmente sì sull’aspetto delle elettriche, plug in e hybrid perché c’è qualcuno che giustamente osserva. Se si ha un ISEE sotto i 30.000, che è quello più incentivato, se non si è comprato un’auto elettrica fino ad oggi è perché in realtà a malapena si arriva a fine mese.»
Infatti è la domanda che fanno in molti. Aumenti l’incentivo, sì, ma se poi non ho la possibilità di pagare la rata, la macchina non la cambio.
«Esatto. Con questo incentivo cospicuo che passa da 5.000 fino a 13.750 ci potrà essere uno stimolo maggiore. È probabile che le termiche continuino a farla da padrone, quindi prima si acchiappano gli incentivi meglio è.»
Off topic: le motociclette?
«Le due ruote continuano ad avere gli incentivi, quelli del 2023. Gli schemi sono più o meno gli stessi, ci sono sconti fino al 40% per chi rottama una moto Euro Zero o Euro Due, e una parte dello sconto lo dà il concessionario e un altro il bonus.»
Ci aggiorniamo con le nuove decisioni del ministero. Ciao direttore!
«Kiss Kiss a tutti!»