Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato dei nuovi attacchi di hacker di attivisti dalla Russia verso strutture pubbliche e private italiane. Con noi è intervenuto l’esperto tech Alessandro Longo.
Buongiorno bentornato Alessandro!
«Buongiorno, grazie. Sì, questi attivisti filorussi, sono informatici conosciuti, si chiamano “No Name” e sono un collettivo filorusso. Ieri ha attaccato le banche, alcune per qualche minuto sono state offline. Per fortuna solo i siti. L’altro ieri è toccato ai siti dei trasporti e oggi i giornali, vi do in anteprima questa notizia.»
Cosa rischiamo noi cittadini per l’attacco di ieri alle banche e in generale con gli attacchi a queste infrastrutture?
«Per ora sono stati attacchi con impatti molto limitati, probabilmente nessuno se n’è accorto tra gli utenti. Poche decine di minuti, nel caso peggiore, quindi dal punto di vista pratico pochi disservizi. Però, dal punto di vista politico e di reputazione è un altro discorso. Questi sono attivisti, il loro scopo è dimostrare che ci odiano, in sostanza, e odiano l’occidente. Questo è avvenuto in concomitanza della visita di Meloni e Biden.»
È un messaggio diretto, no?
«Un messaggio di odio verso l’occidente. Sono degli attacchi che dal punto di vista psicologico fanno parte della guerra “ibrida”. Sono messaggi che vogliono disseminare tra noi “nemici” un senso di insicurezza e sfiducia verso le istituzioni che non ci proteggerebbero abbastanza contro questi attacchi. È una mossa politica e psicologica verso cui non dobbiamo cadere.»
Quali sono i giornali sotto attacco in questo momento?
«L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale sta per diramare una nota. Pare ci siano il Corriere della Sera, Ansa e Panorama. Non risultano altri al momento. Poi vedremo nel corso della giornata. L’Agenzia protegge chiaramente queste gli enti e tenterà di mitigare questa situazione, cosa che si può fare con una certa facilità.»
Dal tuo osservatorio cosa prevedi? Nelle prossime ore continueranno gli attacchi o passeranno ad altre nazioni?
«Siamo al terzo giorno e forse potrebbe bastare, chissà cosa passa nella loro testa. In passato hanno colpito forse anche la biglietteria ATAC di Roma, che forse è stato l’attacco con più impatto sui consumatori finali. Hanno colpito anche altri trasporti pubblici, aeroporti.»
Le aziende sanitarie, forse le peggiori.
«Ecco quelle sono un altro apio di maniche, le colpiscono non gli attivisti ma chi vuole fare soldi. Criminali che mirano al soldo.»
Speriamo bene! Grazie Alessandro!
«Kiss Kiss a tutti.»