Gianni Minà: l’amico dei grandi, il gigante del giornalismo italiano

Il mondo dello sport e dello spettacolo saluta Gianni Minà, innovatore e firma indimenticabile del giornalismo italiano.

La commozione di chi l'ha conosciuto da vicino

Nella serata di ieri, si è spento a 84 anni Gianni Minà, vera e propria leggenda dell'informazione italiana. Torinese di nascita, si occupò fin dalle sue prime esperienze soprattutto di giornalismo sportivo, allargando poi gli orizzonti nel corso della sua straordinaria carriera.

Grazie alle sue rubriche e trasmissioni, ha innovato il giornalismo italiano nello stile e nei contenuti, sempre con grande puntualità e un'inconfondibile simpatia. Gianni Minà ha stretto amicizia con grandissime personalità dello sport e dello spettacolo, da Maradona a Muhammad Ali, da Massimo Troisi a Federico Fellini.

Una leggenda di questo mestiere che lascia un grande vuoto. Vediamo come lo ricordano sui social alcuni tra amici, colleghi e ammiratori.

Gianni Minà ci ha lasciato. - scrive Gianni Morandi - È stato un grande giornalista, un conduttore televisivo, uno straordinario inviato, autore di interviste esclusive con personaggi come Fidel Castro, Cassius Clay, Gabriel Garcia Marquez, Maradona, Enzo Ferrari, Eduardo, Fellini e tanti altri. Ho condiviso con lui molti momenti importanti della mia vita e posso dire di essere stato un suo grande amico.
Quando partii da Bologna per il mio primo provino discografico, Gianni Minà fu la prima persona che incontrai a Roma, insieme a Franco Migliacci (che poi produsse il mio primo disco) e a Domenico Modugno. Grazie Gianni, per i momenti belli passati insieme e per tutto quello che mi hai insegnato.
Riposa in pace.


Arriva anche il saluto del grande amico di Morandi, Jovanotti, che scrive così:
Ciao grande Gianni Minà e grazie per le cose belle e memorabili. Bliz! Da ragazzino non mi sono mai perso una puntata di Bliz la domenica pomeriggio, e poi tutte le altre cose che ha fatto negli anni da grandissimo giornalista e uomo di tv. Negli anni 90 Minà fece una rivista “latinoamericana” e mi abbonai scoprendo cose, storie e letteratura che ho conosciuto grazie a lui. Penso che un pregio di un giornalista oltre al saper scrivere e parlare e raccontare sia la passione, e un grande giornalista (potrei allargare la cosa anche agli esseri umani in generale ma restiamo su Minà) è prima di tutto uno sguardo sulle cose che lo appassionano, questo è molto contagioso. Un giornalista è una persona importante perché può far conoscere cose, fatti, gente e vicende attraverso la sua passione tradotta in talento e capacità tecnica di raccontarle e quindi di far appassionare gli altri. Informazioni a volte ne abbiamo fin troppe, sguardi appassionati sulle cose sempre troppi pochi. Io ho amato molto la TV di Minà e le sue interviste memorabili che ogni tanto quando sbucano dai canali Rai mi tengono ancora attaccato allo schermo come quelle domeniche pomeriggio da ragazzino. Ho un ricordo di due giorni con lui a Città del Messico che mi porto nel cuore con molta gioia e in questo giorno di oggi un po’ di malinconia. Grazie Gianni , adios y que te vaya bien amigo.


Una dedica speciale anche da parte di Nino D'Angelo, con un pensiero affatto scontato.
Grazie Gianni per avermi insegnato la differenza fra la cultura e l’intelligenza. Buon viaggio amico mio. R.I.P


Ciao Gianni.... è il semplice saluto di Mara Venier.


Se n'é andato un amico al quale volevo un gran bene, un giornalista e un uomo integro, perbene, onesto. Oggi é un giorno di dolore enorme. - ha scritto Fiorella Mannoia.


Un bellissimo pensiero anche quello di Roby Facchinetti.
Addio Gianni Minà, nostro grande personaggio televisivo e storico giornalista. Non dimenticheremo mai la tua trasmissione della domenica pomeriggio: “Blitz”, anche noi Pooh abbiamo avuto il grande piacere di essere tuoi ospiti. Sei stato un amico speciale per i grandi campioni dello sport mondiale e non solo.
Fai buon viaggio caro Gianni.
Roby


Roberto Saviano ha voluto omaggiare il collega con un bellissimo video insieme a Massimo Troisi e questo ricordo:
Sono cresciuto con le interviste di Gianni Minà a Cassius Clay, Sergio Leone, Chico Buarque e poi il suo amore per Napoli, Troisi, Pino Daniele, Maradona. Avevo 18 anni quando mi abbonai a Latinoamerica, la rivista che aveva animato. Politicamente non ci intendevamo, ma il suo metodo empatico di raccontare le persone facendo domande era e rimane una lezione di giornalismo umanista che non esiste più. Addio Gianni.


In una story, Eros Ramazzotti ha salutato così Minà: Ciao Gianni, hai fatto la storia e raccontato la vita. Unico.

Un saluto speciale anche quello del nostro Stefano Piccirillo.


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