Una forte scossa di terremoto è stata registrata al largo della penisola della Kamchatka. Secondo i dati diffusi dalle autorità sismologiche, la magnitudo è stata di 8.8. L’evento ha portato all’emissione di un’allerta tsunami che riguarda diversi Paesi del Pacifico, tra cui Russia, Giappone, Guam, Hawaii, Alaska, Ecuador e la costa occidentale degli Stati Uniti.
Epicentro e prime reazioni
Il sisma è stato localizzato in mare, a una profondità che sarebbe di circa 10 chilometri. La scossa è stata avvertita distintamente in tutta la regione della Kamchatka e nelle isole Curili. L autorità locali hanno invitato la popolazione a lasciare le zone costiere e a raggiungere aree più elevate. Alcuni residenti di Severo-Kurilsk hanno dichiarato: “Abbiamo sentito la terra tremare per diversi secondi, poi è scattato l’allarme”. Le scuole e gli edifici pubblici sono stati evacuati in via precauzionale.
Allerta tsunami e misure di sicurezza
L’allerta tsunami è stata diramata immediatamente dopo la scossa. Secondo quanto riferito dal Centro di allerta tsunami del Pacifico, onde anomale potrebbero raggiungere le coste della Russia orientale, del Giappone, delle Hawaii, di Guam, dell’Alaska, dell’Ecuador e della costa ovest degli Stati Uniti. Le autorità hanno chiesto ai cittadini di non avvicinarsi alle spiagge e di seguire le indicazioni della protezione civile. In alcune località, come riferito da Tgcom24, sono stati attivati i sistemi di allarme sonoro e la popolazione è stata invitata a salire sui punti più alti della città.
Situazione nelle aree colpite
Nelle ore successive al terremoto si sono registrate diverse scosse di assestamento. Le comunicazioni telefoniche e internet risultano rallentate in alcune zone della Kamchatka e delle isole Curili. Le autorità stanno monitorando la situazione e hanno predisposto squadre di soccorso pronte a intervenire in caso di necessità. Al momento, secondo quanto riportato dai media locali, non si segnalano danni gravi a persone o edifici, ma la situazione resta sotto osservazione.
