Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, con l’esperto tech Alessandro Longo, abbiamo provato a capire se gli smartphone e gli altri dispositivi davvero ci ascoltano.
Buongiorno Alessandro, bentornato! Stanno arrivando i primi segnali concreti: è possibile che lo smartphone ci ascolti o è una boutade?
«Buongiorno, Kiss Kiss a voi! Per rispondere sinteticamente, è tutto sommato una bufala. Questo che è stato segnalato è un servizio di un’azienda americana che dichiara di essere in grado di vendere, per motivi pubblicitari, i nostri dati e le nostre conversazioni. Questa è una cosa che dicono di poter fare, ma Apple e Google dicono che non permettono a questi dati di rimanere e di essere utilizzati. Effettivamente è una promessa così a vuoto.»
È una fake news?
«Una cosa importante da dire è che quando utilizziamo Google, ad esempio l’assistente e diciamo “ok Google”, l’impostazione del cellulare prevede che la nostra voce venga registrata. Il sospetto che ci registrino può venire, ed effettivamente potrebbero. Ma lo fanno solo per migliorare il proprio servizio, non per motivi pubblicitari. Ora, dobbiamo capire che queste sono aziende che probabilmente guadagnano il valore della legge di bilancio di una nazione. Mi pare che Google solo di guadagno abbia 70 miliardi di dollari. Non hanno nessun interesse nel mettere delle spie nel nostro cellulare e creare uno scandalo incredibile. Fa tanto soldi già normalmente così, riuscendo a capire le nostre esigenze e i nostri bisogni tramite i dati che naturalmente riceve.»
Un dubbio: quando scarichi un’app gratuitamente e ti chiede di poter usufruire del microfono e dai il consenso, il trattamento di quello che potrebbe sentire è autorizzato oppure no?
«Ecco, in passato ci sono stati questi casi anche truffaldini di app che hanno accesso al nostro microfono e glielo diamo. Però Google a Apple da anni stanno bloccando queste opzioni, perché è loro interesse creare un ecosistema sicuro in cui possono continuare a fare i miliardi senza creare scandalo. Sappiamo che il cervello degli smartphone che usiamo appartiene a loro, tutto il sistema operativo.»
Quindi allarme rientrato per questo momento.
«Nessun allarme. Ci dovremmo preoccupare forse di altro, di come normalmente queste grandi società riescano a capire tutto di noi con i dati che gli arrivano naturalmente.»
Grazie Alessandro!
«Buon anno, Kiss Kiss a tutti!»