Siti irraggiungibili per alcuni minuti. Questo il disservizio registrato dalle sei banche italiane (Bper, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Sondrio, Fineco, Intesa e Fideuram) colpite dal gruppo di pirati informatici filorusso NoName057. La natura dell’attacco è stata del tipo “Ddos” che si concretizza inviando un’enorme quantità di richieste al sito web preso di mira, che non riesce a gestirle e quindi a funzionare correttamente. Meno temibile rispetto al più pesante ransomware, il furto di dati con la richiesta di riscatto.
L’attacco è stato monitorato dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e portato all’attenzione del CertFin che si occupa di cyber resilienza del sistema finanziario italiano e, dopo aver fornito dai primi minuti dell’attacco istruzioni specifiche per mitigarne gli effetti, raccomanda di mantenere alto il livello di attenzione sulla protezione delle proprie infrastrutture informatiche.
Prima delle banche, nel mirino degli hacker era finita una serie di aziende del trasporto pubblico locale, dall’Amat di Palermo all’Anm di Napoli. Attacchi che il gruppo ha rivendicato sul proprio canale Telegram: “In risposta -si legge- alle attività russofobiche delle autorità italiane”. In particolare è stato menzionato il recente incontro tra Giorgia Meloni e il presidente statunitense Biden, con la premier italiana che ha ribadito il sostegno del nostro paese all’Ucraina.