Cina – La nuova frontiera dell’arte, a cura di Vincenzo Sanfo. CLICCA QUI PER ACQUISTARE I BIGLIETTI!
Il concept della mostra
Tra i fenomeni artistici più interessanti, a cavallo tra XX e XXI secolo si pone, senza ombra di dubbio, la repentina comparsa dell’arte cinese contemporanea. Sino all’altro ieri, la Cina pareva un luogo remoto, distante, misterioso, rivelandosi ha improvvisamente sconvolto tutte le gerarchie sin qui consolidate sia dal punto di vista storico, sociale ed economico che ovviamente, anche artistico e culturale.
Improvvisamente tutto ciò che accade in Cina, riguarda anche noi, direttamente o indirettamente. Piaccia o non piaccia, questa è la realtà di un futuro che ci riguarda sempre più da vicino e che non si può ignorare. Lo sviluppo, spasmodico e repentino della Cina, non poteva è quasi ovvio constatarlo, non riguardare anche il mondo dell’arte. Il momento chiave di questa comparsa dell’arte cinese sulla scena mondiale è da collocarsi nei primi anni Ottanta, a seguito di una protesta attuata dai giovani artisti cinesi e di cui, artisti come Xiao Lu, recentemente celebrata al museo Guggenheim di New York o Song Yon Ping, le cui opere sono al Paul Getty Museum oltre che al Moma, furono tra i protagonisti.
La presenza dell’arte cinese dopo questi fatti degli anni Ottanta, subì inevitabilmente una accelerazione, in buona parte dovuta all’improvviso interesse per la Cina che coinvolse anche gli artisti, i quali voltarono prontamente il loro sguardo ad Occidente. Soprattutto, venne elaborato, furbescamente, una forma di Pop Art definito pop-cinico in quanto poneva al centro la critica verso la classe politica dell’epoca, oltre ad irridere la degenerazione dei comportamenti di una nascente società consumistica.
Questo primo gruppo diede vita ad una seconda generazione, quella attuale, e di cui si occupa in modo esaustivo questa mostra. Generazione che di questo boom economico e di queste aperture ha goduto pienamente e che ha trovato, nel solco precedentemente tracciato, una nuova forma di espressione. La mostra, pensata per la città di Milano testimonia questo nuovo percorso, coinvolgendo maestri ormai già consolidati e ricercati come Yin Kun o Xing Jun Qin, Ma Han, Xin Haizhou o il grande Xu Deqi, figlio di una visione Pop che ha marcato pesantemente l’arte cinese degli anni Ottanta e Novanta, ma che ha saputo intelligentemente distaccarsene, imponendo un nuovo filone, definito Pop Ludico.
Xu DeQi presenterà a Milano opere inedite, pensate appositamente per questa mostra e che parlano della cancellazione della pittura da parte dell’arte contemporanea. Tra le sorprese della mostra vi sarà una nutrita presenza femminile che, se negli anni Ottanta, hanno vista Xiao Lu tra le protagoniste del cambiamento, trova oggi personalità dirompenti, come ad esempio quella di Zhang Hongmei, definita affettuosamente la Sonia Delaunay cinese, una delle personalità più interessanti a livello internazionale e tra le protagoniste di questo nuovo corso dell’arte cinese.
Già presentata al Centre Pompidou, al Barbican di Londra e nei musei e circuiti artistici internazionali, rappresenta un esempio di quanto l’arte femminile sia capace di realizzare.
L’esposizione
Il percorso, della mostra è un percorso asimmetrico, non convenzionale, che non prevede una scelta curatorialmente unidirezionale, come spesso e in uso per gran parte della critica contemporanea, ma intende portare alla ribalta uno spaccato importante delle varie direzioni e della ricchezza di espressioni in cui si muove l’arte oggi in Cina.
Un arte che, archiviato il periodo post anni ottanta e novanta, sta facendo i conti con la propria storia la propria cultura non tralasciando di valorizzare la millenaria eredità della pittura ad inchiostro. La mostra, che ha nella spettacolarizzazione delle opere esposte il suo punto di forza, tiene conto di queste problematiche ed arricchisce il suo percorso offrendo varie direzioni le quali spaziano tra artisti che operano, in maniera contemporanea, con la pittura ad inchiostro, accanto a maestri del realismo magico, sino ad artisti informali, concettuali, e quant’altro offre la nuova generazione di artisti contemporanei.
Selezionati da Vincenzo Sanfo e da un apposito comitato storico-critico Italo-cinese gli artisti presenti sono tra i protagonisti dell’arte cinese contemporanea in grado di offrire al pubblico un percorso atto a far comprendere come e dove si muove l’arte cinese d’oggi, un fenomeno che ha già scavalcato tutte le anche più rosee previsioni, divenendo il fenomeno artistico e collezionistico del nostro tempo.
La mostra è suddivisa in sezioni così ripartite per far meglio comprendere l’evoluzione dell’arte in Cina
1 ) La Cina dell’ultimo Imperatore
In esposizione:
Serie di fotografie d’epoca dell’Imperatore Pu Yi e della sua corte oltre a fotografie di vita in Cina accompagnate da esempi di pittura, scultura e oggetti di uso quotidiano.
2 ) Mao e la rivoluzione culturale
In esposizione:
fotografie ritraenti il Presidente Mao nella sua quotidianità, con la famiglia, i collaboratori e con lavoratori e contadini. In mostra anche Libretti Rossi, e documenti dell’epoca oltre a celebri manifesti.
3 ) La calligrafia e la pittura ad inchiostro
In esposizione:
Calligrafie e dipinti su carta di riso di maestri e personalità riconosciute a livello internazionale, sezione realizzata con la collaborazione di SHTV China
4 ) Il Realismo
In esposizione:
Dipinti di artisti che operano nel campo della pittura ad olio e della scultura di stampo realista, in mostra tra le altre importanti opere una raccolta unica di circa 40 ritratti dello stesso formato realizzati da artisti contemporanei.
5 ) Dall’astrattismo al concettuale
In esposizione:
In questa sezione verranno esposti dipinti, installazioni, sculture e video di alcuni tra i più interessanti artisti contemporanei.
6 ) una sezione sarà dedicata alla proiezione di video e filmati sia d’epoca che recenti a documentare opere ed eventi artistici della Cina post maoista.