Brasile, la Corte Suprema condanna Bolsonaro a 27 anni per tentato golpe

La Corte Suprema brasiliana ha condannato l'ex presidente Jair Bolsonaro a 27 anni e 3 mesi di carcere per tentato colpo di Stato. La sentenza arriva dopo mesi di indagini sugli eventi che hanno seguito le elezioni del 2022.

La Corte Suprema del Brasile ha condannato Jair Bolsonaro a 27 anni e 3 mesi di carcere per tentato colpo di Stato. La decisione arriva dopo un lungo processo che ha visto l’ex presidente accusato di aver orchestrato azioni volte a sovvertire il risultato delle elezioni del 2022. La sentenza include anche altre imputazioni legate agli eventi che hanno seguito la sconfitta elettorale di Bolsonaro.

Sentenza della Corte Suprema 

La sentenza della Corte Suprema è stata emessa dopo mesi di indagini e udienze. I giudici hanno ritenuto Bolsonaro colpevole di aver tentato di rovesciare il governo democraticamente eletto. La Corte ha stabilito che “le prove raccolte dimostrano la responsabilità diretta dell’ex presidente negli eventi che hanno portato all’assalto delle istituzioni democratiche”. La pena inflitta, pari a 27 anni e 3 mesi di reclusione, è stata decisa tenendo conto della gravità dei fatti contestati.

Le accuse contro Bolsonaro 

Bolsonaro era accusato di tentato colpo di Stato e di altri reati connessi agli scontri e alle proteste che si sono verificati dopo le elezioni del 2022. Il processo ha ricostruito una serie di azioni e dichiarazioni che avrebbero contribuito a creare un clima di tensione e a favorire l’assalto alle istituzioni. La Corte ha valutato anche la diffusione di notizie false e la pressione esercitata su funzionari pubblici. “Le responsabilità sono state accertate sulla base di testimonianze e documenti raccolti durante le indagini”, si legge nelle motivazioni della sentenza.

Reazioni e sviluppi 

Dopo la sentenza i legali di Bolsonaro avrebbero annunciato l’intenzione di presentare ricorso. Non sono state diffuse dichiarazioni ufficiali da parte dell’ex presidente. La decisione della Corte Suprema ha suscitato reazioni contrastanti nel paese, con manifestazioni sia a favore che contro la condanna. Alcuni osservatori sottolineano che il processo rappresenta un momento cruciale per la democrazia brasiliana.

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