Bonus mobili 2022: tutte le novità

Confermato il bonus mobili fino al 2024. Francesco Oliva, di Informazione Fiscale, ci parla di tutte le novità in programma.

Questa mattina a Radio Kiss Kiss abbiamo parlato di bonus mobili 2022.

Per approfondire l’argomento è intervenuto Francesco Oliva, direttore informazionefiscale.it:

Come funziona il bonus mobili 2022?
«Il bonus mobili è stato confermato per quest’anno e per i prossimi due, con una riduzione, purtroppo, rispetto al 2021. Lo scorso anno potevamo avere una soglia massima di spesa fino a 16milaeuro; nel 2022 la cifra è scesa a 10mila, per poi scendere ulteriormente a 5mila nel 2023 e nel 2024. Altra brutta notizia è che non è previsto lo sconto in fattura. È possibile fruire di questa agevolazione, ma con delle rate costanti nel tempo che si possono portare in detrazione Irpef all’interno della dichiarazione. Quindi, non c’è una domanda diretta e un accredito diretto sul conto corrente, ma occorre sostenere la spesa e successivamente portarla in detrazione per gli anni successivi.»

Le partite Iva come possono accedere a questo bonus?
«Per i titolari di partite Iva che operano in regime forfettario di fatto è impossibile accedere a questo bonus. Se vogliamo essere pignoli, il titolare di partita Iva in regime forfettario può dedurre i contributi Inps o casse di previdenza che siano. Poi c’è una deduzione automatica, detta “forfettaria” (da cui prende nome il regime), per cui i professionisti hanno una deduzione del reddito automatica del 22%, a prescindere dai costi che vanno a sostenere. L’unico caso in cui si può usufruire di bonus Irpef è quello in cui questi contribuenti abbiano ulteriori redditi soggetti ad Irpef, ma è una situazione rara.»

Cosa cambia dal 1° luglio?
«Da quella data verrà estesa la fattura elettronica obbligatoria. Il Decreto PNRR 2, approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 13 aprile, ha previsto l’estensione generalizzata dell’obbligo di fattura elettronica durante l’anno, a partire dal 1° luglio. Questa cosa ha fatto storcere il naso a moltissimi contribuenti, perché a gennaio si è partiti con un sistema classico, mentre ora c’è questo obbligo. Cosa particolare, la bozza prevede l’esenzione per i soggetti che maturano ricavi o compensi fino a 25mila euro. Così si avranno due categorie di titolari di partita Iva in regime forfettario: quelli che ricavano più di 25mila euro e che saranno obbligati alla fatturazione elettronica, e quelli che stanno sotto i 25mila euro, che invece non saranno obbligati. Tutto questo creerà ulteriori complicazioni.»

Ci sono novità sul superbonus 110% per le abitazioni unifamiliari?
«Si sta discutendo nuovamente di un’ipotesi di cui si era discusso lo scorso anno: un’ulteriore agevolazione, quindi di un’ulteriore estensione, del superbonus che verrebbe introdotta all’interno di un Decreto con l’obiettivo di raggiungere una sorta di “omogeneità” delle diverse percentuali di agevolazioni.»

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