Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato delle truffe dei biglietti “fantasma” con l’esperto tech Alessandro Longo.
Buongiorno, Ale, bentornato! Come riconoscere le truffe per quanto riguarda i biglietti fantasma? Per concerti, musei, viaggi… e come tutelarsi?
«Buongiorno! Innanzitutto è un allarme soprattutto quest’anno perché sappiamo che c’è stata l’inflazione, quindi la gente è a caccia di sconti e spesso i voli non si trovano a prezzi accettabili perché tante persone viaggiano, quest’anno più del precedente. Quindi c’è la caccia ai biglietti scontatissimi, però col trucco. Questo è il primo rischio: troviamo siti web non affidabili che ci vanno a vendere biglietti o pacchetti vacanza a prezzi troppo bassi. Sono siti truffa che non ci vendono nulla, si prendono i soldi e noi arriviamo, magari al gate per partire, e non troviamo nemmeno la destinazione o la casa.»
Questi siti truffa sono anche quelli sicuri? Quelli col lucchetto, per intenderci.
«No no. Chiaramente sono siti sconosciuti, non affidabili, che non hanno lucchetto; anche se poi facciamo ricerca su Google sul loro nome non compare nulla o escono solo recensioni negative che invitano a stare attenti alla truffa. Se invece è una piattaforma nota, possiamo stare abbastanza tranquilli. Ci sono, a volte, anche i siti di comparazione prezzi che rimandano verso piattaforme con prezzi scontati, però ci accorgiamo che sono biglietti leciti ma le condizioni non sono perfette, il customer care è inesistente e se abbiamo un problema non sappiamo a chi rivolgerci. Ci sono anche altri tipi di truffa, magari non espliciti. Un sito archeologico, un museo, un concerto dove il biglietto magari è valido, ma rincarato rispetto alla norma.»
Il bagarinaggio.
«Una pratica vietata per legge. Quindi, compriamo solo da siti ufficiali. Può anche capitare che vendano biglietti truffa sui social, dei biglietti finti.»
Grazie Alessandro!
«Kiss Kiss a tutti!»