Questa mattina, nella nostra rubrica saluti da Kiss Kiss, abbiamo parlato di Castelcivita, comune campano in provincia di Salerno, guidati dalle parole del sindaco Antonio Forziati.

Il nome Castelcivita è piuttosto recente e risale al 1863 quando, con decreto Regio, il paese fu così rinominato dall’unione del villaggio di Castelluccia a quello di Civita, quest’ultimo posto a monte dell’attuale abitato. È probabile che la torre Angioina generò il nome di “Castelluccia”, che divenne un insediamento fortificato più esteso tra il XIII e il XV secolo, sviluppandosi lungo le ripe scoscese del colle disegnando così la sua conformazione definitiva.
Luoghi di interesse ed attività a Castelcivita
- Chiesa di San Nicola di Bari, nella cui sacrestia è esposta l’opera “Il Volto Santo” di Giovanni De Gregorio detto “Il Pietrafesa” (fine anni Venti del Seicento);
- Chiesa delle monache o di Santa Chiara, la quale ospita sul suo altare uno dei più famosi dipinti del Pietrafesa, “Il Compianto su Cristo morto”, denominato anche “La Deposizione dalla croce” (1627);
- Monastero di Santa Sofia (noto anche come monastero di Santa Gertrude);
- Chiesa di Sant’Antonio, in cui è presente l’altro famoso dipinto del Pietrafesa, “L’Immacolata Concezione” (metà anni Venti del Seicento);
- Chiesa di San Cono V. e M., dalla quale si può accedere al succorpo preromanico risalente all’ VIII – IX secolo con origini vescovili nel V-VI secolo.
- Ponte Pestano o di Spartaco, la cui caratteristica è la fondazione a punta di diamante, distrutto durante la II guerra mondiale e successivamente ricostruito;
- Strada romana lastricata denominata “Strada Comunale Varco del Vano”;
- Acquedotto romano, i cui resti maggiori sono situati nell’orto del monastero di Santa Gertrude;
- Porta Pretoria augustea posta nel vicolo Nicola Verlotta di Domenico ;
- Mura poligonali irregolari, dette “Il Vaglio”, in via I. Silone;
- Mura megalitiche micenee presso il vicolo G. Costantino (“strittina“).
- Grotte di Castelcivita, principale attrazione turistica del territorio: sono un complesso di cavità carsiche sulla sponda destra del fiume Calore a trecento metri circa dal Ponte Paestum nel comune campano di Castelcivita in provincia di Salerno. Sono particolarmente ricche di stalattiti e stalagmiti dalle più disparate forme. Si estendono per svariati chilometri nel massiccio degli Alburni principalmente nei comuni di Castelcivita e Controne. Le grotte sono aperte ai visitatori tutti i giorni.
Piatti e prodotti tipici di Castelcivita
La ricca e variegata vegetazione del territorio ha contraddistinto nel tempo una serie di prodotti tipici legati alla storia e alle tradizioni della gente del posto. La popolazione, dedita prevalentemente all’agricoltura e alla pastorizia, produce olio, vino, grano, cereali, formaggi, capicolli, salsicce e prosciutti.
Tra i prodotti coltivati si distingue la patata di montagna di Castelcivita, il cui sapore si mantiene inalterato a lungo grazie alla tradizionale tecnica di conservazione in fosse scavate nel terreno e rivestite di felci. La particolarità del prodotto è stata confermata a partire dai caratteri morfologici rilevati. Questi ultimi escludono la similitudine di questa varietà con quelle recuperate e caratterizzate tra le tipologie locali. Ciò è stato confermato dal lavoro di caratterizzazione molecolare eseguito da ricercatori del SASA (Science and Advice for Scottish Agriculture) che ha rilevato una diversità genetica rispetto alle varietà tradizionali campane e, soprattutto, alle altre varietà tradizionali di origine italiana.