Clementino è intervenuto in Dedikiss.
Ciao Clementino!
«Ciao ragazzi come va?»
Bene bene, com’è stato partecipare al docufilm [Posso entrare? an ode to Naples, ndr] con questa canzone in cui racconti la storia di Napoli.
«Bene, bene. Ieri c’è stata questa prima dopo il Festival del Cinema di Roma, siamo stati a Fuorigrotta a vedere questo stupendo docufilm di Trudie Styler dedicato a Napoli. Che non è la solita cosa che parla dei soliti cliché su Napoli. Anzi, ha parlato di una Napoli fantastica vista dagli occhi di una turista. L’ho visto per la prima volta, io conoscevo soltanto la mia canzone che ha raccolto un discreto successo, visto che ho messo in rima la storia di Napoli dalla sua fondazione fino a oggi. Devo dire che oltre a essere contento, dato che ho scoperto di essere nato lo stesso giorno della fondazione di Napoli, il 21 dicembre, quindi diciamo che siamo due Sagittari. Invito tutti ad andare a vedere questo docufilm.»
Trudie Styler ha detto che Napoli sarà il centro del mondo e che ormai New York inizia un po’ a essere fuori moda. Dicci la tua.
«Questa cosa non saprei. so che Napoli e New York sono sul quarantunesimo parallelo che le collega. Parlo delle mie cose, del rap, Napoli è l’unica città italiana che come dialetto si può avvicinare al rap americano. Quando facciamo rap sembriamo di Brooklyn. Non abbiamo le ultime vocali, abbiamo solo parole tronche. È una roba americana a tutti gli effetti. Napoli è una citta abbastanza originale e colorata per essere paragonata a New York. E in certe cose è superiore, come ad esempio il cibo. O il belvedere, il panorama. Tante cose ci accomunano a New York, come l’arte di arrangiarsi, il fare arte in strada, gli artisti che la rendono una città molto colorata. Non dimentichiamoci che Pino Daniele, con tutto il suo neapolitan power, insieme a James Senese ha creato forse l’unico sound che si può avvicinare al jazz d’America. Sicuramente Napoli è più vicina a New York che a Los Angeles come modo di vivere la vita. È una città molto in hype.»
Ieri tu e Sting eravate molto in confidenza. Dobbiamo aspettarci qualcosa insieme? Per caso avete parlato di musica?
«Magari, sarebbe veramente un sogno. Non lo so, ma pure se mi avesse detto qualcosa, tu non devi parlare finché non lo sai. Crediamoci!»
Grazie Clementino!
«Grazie ragazzi, ciao!»