Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato di come tutelarsi dai danni ai beni causati dall’ondata anomala di maltempo in Italia. Per fare il punto, è intervenuto l’avvocato Paolo Storani.
Buongiorno avvocato, bentornato! Gli eventi naturali di questi giorni ci hanno fatto capire che conviene proteggere i propri beni, ma ci si può rivalere in qualche modo?
«Buongiorno a tutti e ai due Max! Sì, senz’altro. Non è difficile. Innanzitutto, dall’ente proprietario, che ha in custodia, dice il Codice Civile, quindi potrebbe anche non essere la stretta proprietà. Quindi i comuni, o l’ente gestore di un tratto viario, o il proprietario della villa con gli alberi di cui i rami pericolanti non sono stati manutenuti e hanno causato il danno. In questo caso avremo il risarcimento integrale di tutti i danni.»
Facciamo chiarezza, per attualizzare con quanto successo. È venuta una tempesta, un albero è caduto sulla mia macchina e io posso chiedere il risarcimento integrale al mio comune. Abbiamo capito bene?
«A chi ha in custodia l’oggetto che è stato causa del pericolo, potrebbe essere il proprietario di un immobile, di un condominio.»
E loro non si possono rivalere dicendo che c’è stato un evento catastrofico imprevedibile?
«Il caso fortuito è qualcosa che fuoriesce dal controllo umano, diciamo così. Unica causa efficiente. Ma nella mia esperienza ultratrentennale della materia, c’è sempre un incuria da cui nasce il danno. Diceva Max “vola la lamiera”: ma perché vola? Non è stata ancorata bene. A meno di eventi come quelli statunitensi, quelli sono un altro discorso. Per dire, la polizza cristalli è sempre esistita in Italia. Poi dopo, cambiamenti climatici o no, Comunque, cristalli, eventi atmosferici, eventi naturali sono contemplati dalla contrattualistica assicurativa. In quel caso, non è un risarcimento integrale, ma è un indennizzo in base a quello che si è pattuito con l’assicuratore.»
Diciamo che solo un meteorite è fuori dal discorso, perché è incontrollabile. Mentre se l’albero fosse stato manutenuto in una certa maniera, magari evitavo il danno.
«Sì. O il coppo, la tegola. Purtroppo il tetto lo devo controllare.»
A chi ci si deve rivolgere? Si va al comune o dall’avvocato?
«Direttamente al comune, facendo una PEC che ha valore legale. Poi i comuni sono tutti assicurati, gestiscono varie polizze. Avremo un ispettore liquidatore che manderà un perito accertatore, e dopo un tempo che non è abissale arriverà il risarcimento. Diverso se non invece abbiamo acceso, insieme all’obbligatoria RC auto, una polizza a copertura del parabrezza, dei vetri laterali, del lunotto.»
E lì ci sono postille da leggere bene. Avvocato, ci ha aperto un mondo, grazie e buona estate!
«Grazie a voi, buon agosto e Kiss Kiss a tutti!»