Grecia, le fiamme devastano Rodi, i turisti italiani rientrano

Gli incendi fuori controllo hanno messo in ginocchio Rodi, la quarta isola più grande della Grecia, costringendo migliaia di residenti e turisti ad abbandonare case ed alberghi. Secondo le autorità, che parlano della più grande operazione di sgombero mai realizzata nel paese, soltanto nella giornata di sabato sono state fatte evacuare circa 30mila persone: 19mila hanno ricevuto l’ordine come misura precauzionale, mentre 3.000 sono state prelevate dalle spiagge dalle navi della Guardia costiera.

Il rogo boschivo divampato sei giorni fa nel centro dell’isola si è esteso velocemente verso sud-est, favorito dai forti venti che hanno fatto raggiungere alle fiamme anche i cinque metri di altezza, distruggendo abitazioni e hotel. L’unità di crisi della Farnesina e l’ambasciata italiana ad Atene sono in stretto contatto con le autorità greche e con i nostri connazionali sull’isola. La Protezione civile ha organizzato centri di accoglienza e raccolta e sta cercando di facilitare i trasporti verso i porti disponibili e l’aeroporto per consentire gli imbarchi verso ulteriori destinazioni.

In tutto sono stati fatti evacuare dodici centri abitati, tra cui anche i villaggi di Lindos, Kalathos e Pefki. Gli sfollati sono stati temporaneamente ospitati in centri congressi, scuole e strutture sportive dove, assieme all’assistenza medica, sono stati riforniti di cibo e acqua.

Il ministero degli esteri greco ha allestito un hotspot presso l’aeroporto internazionale in modo da aiutare i turisti che hanno perso i documenti durante l’evacuazione. Molti turisti italiani sono utenti Alpitour e l’azienda sta provvedendo ad anticipare i rientri con diversi voli speciali. Sconsigliato per il momento, a quanti avevano in programma di farlo, di recarsi a Rodi.

Foto: Leggo.it

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