Questa mattina, ospite ai microfoni di Radio Kiss Kiss in Good Morning Kiss Kiss, è intervenuto il giornalista esperto di Affari Esteri Giampiero Gramaglia che ha parlato degli sviluppi della violenta protesta di Nanterre in Francia.
Buongiorno Giampiero, bentornato!
«Buongiorno Max & Max e buongiorno a tutti gli ascoltatori di Radio Kiss Kiss!»
Com’è la situazione adesso sulle proteste a Nantes? E soprattutto, quello che è successo, potrebbe coltivare per l’ennesima volta il populismo? Spesso fa più danni ancora.
«Beh la situazione sembra avviata ad una maggiore calma, un ritorno alla normalità ma del resto era prevedibile con l’inizio della nuova settimana. Si trattava di almeno già sei o sette notti di proteste, questa notte ci sono stati soltanto – e questo ne dà una misura della situazione – circa centocinquanta arresti mentre nei giorni precedenti oltre cinquecento in qualche occasione, non ci sono stati incidenti particolarmente gravi. Il presidente della Repubblica, Macròn ha dichiarato di portare solidarietà alle forze dell’ordine, ricordiamo infatti che tutto è stato innescato da un atto terribile, un atto criminale di un poliziotto che ha reagito come non doveva, con un uso della forza eccessiva al fermo di un ragazzino che guidava senza patente e senza avere l’età per guidare un auto. Lo ha ucciso e ci sono filmati che mostrano la scena che negli Stati Uniti accadono purtroppo con una certa regolarità ma che in Europa per fortuna no e accadono raramente così quando succedono fanno molta impressione. Però la situazione si sta stemperando, dopodiché ci sarà un impatto politico. Per quanto riguarda l’impatto politico invece vi dico che non è così chiaro perchè la polizia è all’origine di quanto accaduto – anche se si tratta di un fatto isolato e quindi non c’è un richiamo all’ordine alle forze dell’ordine e alle forze populiste – ma certo l’episodio si innesta in una situazione già di tensione e di relativa sfiducia nei confronti del Presidente della Repubblica che non ha una maggioranza e che ha fatto passare la riforma delle pensioni contro le contestazioni popolari. Però è anche vero che il prossimo appuntamento elettorale è fra un anno per le Elezioni Europee, un appuntamento elettorale anche italiano all’inizio di Giugno 2024 quindi c’è tempo per risistemare gli assetti politici e per stemperare e superare questo momento di forti proteste per la Francia.»
Queste proteste quindi diventeranno di tipo politico.
«Intanto speriamo che non succedano altri fatti come quest’ultimi e che accendano le bandiere parigine, soprattutto d’estate quando è bel tempo e si potrebbe uscire di più e contribuisce alla mancanza delle scuole quindi c’è più gente in giro. Insomma tutto questo porta a far diventare l’estate la stagione delle proteste, in questo caso in Francia. Però questo episodio sembra avviato ad un superamento, c’è stato anche un appello della nonna del ragazzo ucciso.»
Giampiero fortunatamente ci porti buone notizie sulle proteste di Nantes. Grazie di essere stato con noi!