Mutui: la Bce aumenterà ancora i tassi di interesse per contrastare l’inflazione?

Mentre la Fed lascia i tassi invariati, primo stop dopo dieci rialzi consecutivi.

La prima mossa, anche se non è una mossa poiché tutto rimane invariato, l’ha fatta la Fed, la Banca centrale degli Stati Uniti d’America. Adesso è attesa la decisione della Bce, la Banca centrale europea. La decisione europea inciderebbe sui mutui. Nel caso che la Bce, infatti, dovesse decidere di ritoccare il costo del denaro di 25 punti base, le rate dei mutui potrebbero aumentare fino a 275 euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La Fed, invece, ha già deciso e si è concessa la prima pausa, dopo un lungo periodo di ritocchi. Dunque, negli Usa il costo del denaro resta fermo in una forchetta fra il 5% e il 5,25%. Comunque, la Federal Reserve potrebbe annunciare nuovi rialzi da qui alla fine dell’anno, in base alla situazione e all’andamento dei prezzi.

Tasso variabile, i timori dei consumatori

Le associazioni dei Consumatori hanno calcolato che, rispetto ad appena due anni fa, il tasso variabile costa oltre 4 mila euro in più. Purtroppo, pare che la Bce sia intenzionata a continuare con la sua stretta contro un’inflazione ritenuta troppo alta in tutta la fascia Ue. Secondo le stime sull’andamento dei prezzi al consumo in area euro di Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, a maggio 2023 l’inflazione ha registrato un incremento annuale del 6,1%, rispetto al +7% di aprile e al +8,1% dello stesso mese del 2022.
È imminente una decisione da Francoforte, sede della Banca centrale europea, che dovrebbe annunciare un nuovo rialzo dello 0,25%, confermando il suo impegno ad andare avanti con aumenti graduali del costo del denaro per frenare l’aumento dei prezzi.

Cosa succede ai Mutui con tasso variabile

Il tasso di partenza, detto anche Tan, relativo a gennaio 2022 era 0,67%, per una rata mensile di 456 euro. A giugno 2023 la Bce decise di portarlo a 4,67%, con un aumento della rata mutuo a 713 euro. Destinata a salire con un nuovo ritocco.

A fine giugno in scadenza le agevolazioni per i mutui prima casa

A fine giugno, scadranno le condizioni agevolate di garanzia, fino all’80%, per i mutui prima casa destinati ai giovani. Un misura della quale hanno goduto finora molti under 36, per acquistare la prima casa. Gli aspiranti mutuatari sono passati dal 43,4% del primo semestre 2021, al 51,3% tra gennaio e maggio 2023.

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