Questa mattina a Radio Kiss Kiss abbiamo parlato della situazione politica in Italia e all’estero.
Per fare il punto della situazione è intervenuto il giornalista Giampiero Gramaglia:
Cosa sta succedendo in Italia?
«Il Governo è sempre lo stesso, ma si è aggiunta una forza politica in più nella tarda serata di ieri, dopo una scissione che ha per motivazione l’Ucraina, cosa che faccio fatica a credere. Se la motivazione fosse davvero questa, mi verrebbe da pensare che andare a Kiev non porta bene ai leader europei, pensiero suggerito dalle circostanze e dalle coincidenze. Ad esempio, Johnson quando è tornato in patria dopo essere stato a Kiev, a momenti veniva fatto fuori; Macron quando è tornato da Kiev ha perso la maggioranza e Draghi, una volta rientrato, fa fatica a mantenere una maggioranza in Parlamento. L’unico che sta relativamente “bene” e Scholz che a Kiev non è ben visto, perché non rifornisce le armi che gli chiedono.»
«Quando Dmitrij Medvedev era Presidente della Russia, anche se lo faceva ad interim per consentire a Putin di avere una pausa tra le sue presidenze che non potevano essere consecutive, era considerato una colomba dagli europei. Questi ultimi, però, spesso non indovinano con i leader russi e fanno (o non fanno) aperture di credito di cui poi si pentono.»
Nel breve periodo come vedi la scena politica europea?
«Purtroppo non vedo una pace a breve, perché non stiamo lavorando per questo. Oggi si sta lavorando in buona parte per salvare l’energia e il grano, ma non mi pare per salvare la pace.»