Depeche Mode, è morto Andrew Fletcher

Lutto nel mondo della musica, ci lascia a soli 60 anni il tastierista della band britannica dei Depeche Mode, Andrew Fletcher.

Conosciuto semplicemente come Fletch – classe 1961 – Andrew John Fletcher, tastierista e chitarrista dei Depeche Mode e fondatore, insieme a Martin Gore e David Gahan della band synth pop di Basildon che ha rivoluzionato la storia della musica degli anni ’80, ci lascia a soli 60 anni. A darne l’annuncio è stata la band stessa sui social: “Siamo scioccati e sopraffatti dalla tristezza per la prematura scomparsa del nostro caro amico, membro della famiglia e compagno di band Andy ‘Fletch’ Fletcher. Fletch aveva davvero un cuore d’oro e c’era sempre quando avevi bisogno di sostegno, di una conversazione vivace, di una buona risata o di una pinta fredda. I nostri cuori sono con la sua famiglia. Vi chiediamo di tenerlo nei vostri pensieri e di rispettare la privacy in questo momento difficile”.

Figlio di Joe e John Fletcher, Fletch nasce a Nottingham ma si trasferisce a Basildon a soli due anni, nell’Essex conosce e frequenta la stessa scuola di Alyson Moyet e di Martin Gore, lì infatti l’incontro che gli stravolgerà la vita: “Da ragazzo c’erano campi da calcio, da cricket, ma poi tutto è andato storto economicamente e quando le fabbriche chiusero negli anni Settanta divenne una città violenta” – ha raccontato una volta – “C’erano insomma le condizioni come in molte città inglesi per la nascita del movimento punk che avrebbero cambiato il panorama sociale e musicale. Forse i Depeche Mode non sarebbero mai diventati così popolari se non ci fosse stato ad accoglierli il movimento punk. Da lì sono spuntati i fiori musicali della New Wave, del Post punk e del New Romantic”. 

Per oltre quarant’anni ha rivoluzionato – con i Depeche Mode, ndr – il panorama musicale internazionale, ponendo le basi della new wave e del synth pop; oltre 24 album pubblicati di cui solo 14 in studio e 4 di live. Più di 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, solo due anni fa fu inserito nella Rock and Roll Hall of Fame come membro e colonna portante dei Depeche Mode. Non solo musicista, Andrew Fletch si occupò spesso anche della parte manageriale della band, divenendo – nel corso degli anni – anche un valido produttore discografico come per l’etichetta Mute e fondando agli inizi degli anni Novanta una propria label chiamata “Toast Hawaii”, dal nome del suo toast preferito.

BERLIN, GERMANY – JULY 23: (L-R) Martin Gore, Peter Gordeno, Dave Gahan and Andrew Fletcher of Depeche Mode perform live on stage during a concert at Waldbuehne on July 23, 2018 in Berlin, Germany. (Photo by Stefan Hoederath/Redferns)

Collante dei Depeche Mode, Fletch è riuscito a tenere unita la band anche nei periodi più ostili dopo il grande successo di Violator del 1990, disco tra i più apprezzati in assoluto grazie proprio alla presenza di due tra i brani più famosi del gruppo, Enjoy the Silence – uno dei maggiori successi commerciali, numero 6 nella UK Top 75 – e Personal Jesus, pezzo uscito sei mesi prima del lancio discografico – e non è un caso se è proprio grazie a lui se i Depeche sono ancora considerati come “la band elettronica più popolare e longeva che il mondo abbia mai conosciuto” ed ancora secondo Rolling Stone “la quintessenza della musica elettronica degli anni 80”.

Passato alla storia anche per il suo clap, rigorosamente a tempo con il ritmo di ogni pezzo eseguito e per i suoi simpatici incitamenti al pubblico durante i concerti; ci auguriamo continui a farlo, magari da un po’ più in alto ma sempre uptempo.

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