In questo appuntamento di “Saluti da Kiss Kiss“, rubrica in onda dal lunedì al sabato su Radio Kiss Kiss, facciamo tappa a Usseaux, caratteristico comune del Piemonte in provincia di Torino. È costituito da cinque comuni in uno. Fa parte de “I Borghi più belli d’Italia” e dal 2011 detiene la Bandiera arancione dal Touring Club Italiano
Ma scopriamo meglio questo incantevole comune!
Perché si chiama così?
Il toponimo potrebbe avere origini celtiche (“uxellos = alto”). Il paese fu attraversato nei tempi antichi da Giulio Cesare, che, nel “De Bello Gallico”, cita il villaggio di nome “Occellum”.
Cosa vedere a Usseaux?
- Usseaux capoluogo: si tratta del paese dei “murales e del pane”. È costituito da murales e dipinti, dal forno, da alcune belle fontane, dal grande lavatoio e dall’antico mulino della famiglia Canton, oggi completamente ristrutturato e funzionante.
- Pourrieres: è la borgata della battaglia dell’Assietta, la più importante del Piemonte, che si combatté nel 1747. Al suo interno si trova un suggestivo percorso di visita a cielo aperto che ricorda gli avvenimenti storici della battaglia.
- Balboutet: è la frazione del sole, delle meridiane e delle rondini. Lungo la via centrale e nei vicoli della borgata si possono scoprire diversi quadranti solari (ventiquattro), dipinti sulle facciate degli edifici e tutti funzionanti.
- Fraisse: è la borgata del legno, perché è circondata da grandi boschi e foreste di Larice e Pino Cembro. Di grande interesse il percorso di visita composto da diversi pannelli scolpiti in legno.
- Laux: si tratta della borgata dell’acqua, che si ritrova in varie forme e luoghi, e dei conflitti religiosi tra Cattolici e Valdesi, che caratterizzarono circa 500 anni di storia, dell’alta valle e non solo.
- Museo “Brunetta d’Usseaux – Protagonisti ed Eroi”: è dedicato in particolare alla figura del Conte Eugenio, l’unico italiano ad essere stato Segretario del CIO.
Cosa fare a Usseaux?
- Attività all’aperto: percorsi sentieristici ed escursionistici offrono la possibilità di apprezzare i luoghi immersi nella natura e nella sua tranquillità.
- Strada dell’Assietta: si tratta di una strada militare, paradiso per le mountain bike.
- Località Pian dell’Alpe: presente un ampio pianoro a circa 2.000 metri di altitudine ubicato poco sopra la borgata di Balboutet, di grande interesse naturalistico, paesaggistico.
Cosa mangiare a Usseaux?
- Plaisentif, formaggio tipico detto anche “delle viole”
- Cajette, gnocchi simili ai canederli del Trentino
- Glara, torta salata a base di patate, con pancetta, cipolla, latte, uova
- Gofri, cialde di pasta composte solamente da acqua, farina e lievito. Il loro sapore neutro li rende ottimi con abbinamenti sia con il dolce che con il salato
Ecco alcuni ristoranti da provare!
- Ristorante La Placette
- Ristorante dal Dahu
- Trattoria Edelweiss
In Good Morning Kiss Kiss è intervenuto Andrea Ferretti, sindaco di Usseaux:
«La visita di solito parte da Usseaux capoluogo. Non si tratta, infatti, di un unico comune con frazioni, ma di cinque paesi in uno. Usseaux capoluogo è la borgata dei murales e del pane, che viene fatto con un antico mulino ancora funzionante. La borgata Balboutet, invece, è la frazione del sole, perché per tutto l’anno non va mai in ombra ed è il centro agricolo più importante. Poi c’è Pourrieres, che è la borgata della battaglia più importante del Piemonte in cui vennero sconfitti i francesi. Ancora, Fraisse è la borgata del legno e Laux è la borgata dell’acqua. Sul nostro territorio c’è anche il Colle delle Finestre, situato all’interno del parco naturale Orsiera Rocciavrè, molto conosciuto dagli amanti del ciclismo. La Strada dell’Assietta, inoltre, è una strada militare, paradiso per le mountain bike. C’è anche una rete escursionistica fantastica e ampissima. Tipico il nostro formaggio “Plaisentif” o “formaggio delle viole”, che viene prodotto solo tra il 20 giugno e il 20 luglio, quando c’è la fioritura ad alta quota. Tra i piatti tipici ci sono i piatti a base di patate, tra cui le “Cajette”, gnocchi che sono l’equivalente dei canederli del Trentino Alto Adige.»