L’ex tennista Paolo Canè ha recentemente espresso il suo dispiacere per le critiche rivolte a Jannik Sinner, sottolineando l’importanza di tutelare il giovane talento italiano. In un’intervista a Sportitalia, Canè ha discusso della stagione di Sinner, delle sue prospettive future e del recente trionfo dell’Italia in Coppa Davis.
Canè difende Sinner dalle critiche
Paolo Canè ha manifestato il suo dispiacere per i commenti negativi rivolti a Jannik Sinner, affermando: “Sinceramente mi fa male quando sento commenti negativi su Sinner, lui è un esempio ed è il trascinatore del movimento. Jannik va tutelato e già lui si tutela”. L’ex tennista ha evidenziato come Sinner sia riuscito a superare difficoltà extra tennistiche, come la sospensione di inizio anno, dimostrando grande resilienza.
Obiettivi futuri e margini di miglioramento
Parlando degli obiettivi di Sinner, Canè ha dichiarato: “Sono sicuramente gli Slam mentre gli altri tornei sono tutta preparazione e sarà un 2026 molto interessante”. Ha inoltre sottolineato che, secondo l’allenatore Darren Cahill, Sinner migliorerà con il tempo e raggiungerà la sua miglior versione intorno ai 27-28 anni. Canè ha aggiunto: “Jannik vince e pensa alla gara successiva, va a lavorare su colpi che non gli sono piaciuti, l’esperienza comunque lo aiuterà tantissimo”.
Riflessioni sulla vittoria in Coppa Davis
Infine, Canè ha commentato il recente successo dell’Italia in Coppa Davis, elogiando le prestazioni di Matteo Berrettini e Flavio Cobolli: “Berrettini è stato bravissimo e Cobolli ha fatto più del suo, grande onore a questi ragazzi che hanno portato un grande esempio”. Ha evidenziato come questi risultati siano un segnale positivo per il futuro del tennis italiano.
