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Mission Bambini
Mission Bambini Ente del Terzo Settore (ETS) è una Fondazione nata nel 2000 su iniziativa dell’imprenditore e ingegnere Goffredo Modena, con l’obiettivo di sostenere l’infanzia in difficoltà in Italia e nei Paesi più poveri, perché i bambini sono il futuro del mondo. In 25 anni di attività ha aiutato 1,4 milioni di bambini, grazie a oltre 2.000 progetti in Italia e in altri 76 Paesi del mondo. Due sono gli ambiti principali di intervento, attivi sia in Italia che all’estero. L’ambito Educazione, per contrastare la povertà educativa minorile garantendo l’accesso a percorsi di istruzione, educazione e formazione di qualità. L’ambito Salute, per promuovere la prevenzione e garantire l’accesso a cure tempestive per tutelare la salute di bambini e ragazzi, con particolare riferimento a minori affetti da cardiopatie infantili nei Paesi con un sistema sanitario carente
Il programma “Cuore di Bimbi”
“Cuore di Bimbi” è il programma di Mission Bambini dedicato a ridurre la mortalità infantile causata da cardiopatie congenite o acquisite nei Paesi con sistemi sanitari fragili. Avviato nel 2005, ha permesso di realizzare oltre 70 missioni in 12 Paesi, operare più di 2.800 bambini, garantire 34.000 visite mediche e formare 600 operatori sanitari locali.
Il programma integra tre leve principali:
- missioni operatorie e di screening, con équipe medico-chirurgiche volontarie;
- formazione specialistica del personale sanitario locale, per aumentare progressivamente l’autonomia clinica degli ospedali partner;
- supporto tecnico e strumentale, con donazioni di apparecchiature e aggiornamento dei protocolli clinici.
Il programma Cuore di bimbi è attivo anche in Italia, presso l’ospedale Niguarda, dove vengono accolti ed operati i bambini che non possono ricevere cure nelle proprie Regioni e Paesi di origini. Proprio per le famiglie di questi bambini, è in costruzione Casa Cuore di Bimbi, una struttura di accoglienza gratuita all’interno dell’Ospedale Niguarda di Milano, pensata per ospitare le famiglie dei bambini cardiopatici provenienti dall’Italia e da altri Paesi, spesso giunti per interventi salvavita e impossibilitati a permettersi un alloggio durante il ricovero.
Casa Cuore di Bimbi rappresenta l’estensione naturale del lavoro del programma: curare i bambini più fragili significa anche sostenere le loro famiglie nei momenti più complessi del percorso di cura.
Il Nepal è uno dei Paesi chiave del programma “Cuore di Bimbi”, dove Mission Bambini opera da oltre dieci anni in contesti caratterizzati da risorse sanitarie limitate, diagnosi tardive e alta incidenza di cardiopatie non trattate. Nel 2025 è in corso una nuova missione operatoria e di screening, sostenuta anche dalla campagna “QuindiCiSiamo”.
La missione prevede visite cardiologiche su migliaia di bambini nelle aree remote e interventi chirurgici salvavita, oltre a un’importante attività di formazione del personale sanitario locale.
Il Nepal è inoltre uno dei tre Paesi che accoglieranno le nuove missioni operatorie pediatriche programmate nei prossimi mesi.
Missione in corso in Nepal
Il Nepal è uno dei Paesi chiave del programma “Cuore di Bimbi”, dove Mission Bambini opera da oltre dieci anni in contesti caratterizzati da risorse sanitarie limitate, diagnosi tardive e alta incidenza di cardiopatie non trattate. Il team di Mission Bambini sarà in Nepal dal 24 al 30 novembre, per una missione di screening.
La missione prevede visite cardiologiche su migliaia di bambini nelle aree remote, a 4 ore da Kadmandu, dove i medici volontari visiteranno 1500 bambini in una sola settimana. Il Nepal è inoltre uno dei tre Paesi che accoglieranno le nuove missioni operatorie pediatriche programmate nei prossimi mesi.
Missione appena conclusa in Uzbekistan
L’Uzbekistan rappresenta una delle collaborazioni più consolidate di Mission Bambini: dal 2009 al 2015 la Fondazione ha realizzato 7 camp cardiochirurgici, contribuendo a ridurre la mortalità operatoria pediatrica dal 30% a meno del 4%.
Dal 16 al 23 novembre un team internazionale guidato da Mission Bambini ha condotto un corso di formazione ai medici locali presso il National Children’s Medical Center (NCMC) di Tashkent. Il training ha coinvolto cardiochirurghi, anestesisti, perfusionisti e infermieri uzbeki, con l’obiettivo di rendere operativo il sistema ECMO e salvare bambini oggi inoperabili.
Qui l’équipe italiana ha affiancato i medici locali anche in sala operatoria, per casi complessi, tra cui l’operazione su una bambina di sei mesi affetta da una grave cardiopatia congenita.
