Marracash ha recentemente pubblicato "Qualcosa in cui credere", un libro che offre uno sguardo approfondito sul processo creativo dei suoi tre album più significativi: "Persona" (2019), "Noi, loro, gli altri" (2021) ed "È finita la pace" (2024). Scritto in collaborazione con il giornalista musicale Claudio Cabona, il volume combina fotografie, analisi dei testi e riflessioni personali dell’artista.
Dalla crisi personale alla rinascita artistica
Nel 2019, dopo la fine di una relazione tossica, Marracash ha attraversato un periodo di profonda incertezza riguardo alla sua carriera musicale. "Mi ha fatto vacillare al punto da non sapere più se sarei riuscito a fare questo lavoro, tutto il music business mi dava per spacciato", ha dichiarato. Nonostante le difficoltà, ha trovato la forza di esprimere le sue emozioni attraverso l’album "Persona", che ha segnato una svolta nella sua carriera.
L’impatto della pandemia e la maturazione artistica
La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo sulla carriera di Marracash, costringendolo ad annullare un tour nei palasport. Tuttavia, questo periodo di pausa forzata gli ha permesso di concentrarsi sulla creazione di un nuovo album. "Una doccia fredda che però mi ha dato tempo e modo di provare a incidere un altro disco nel solco già tracciato", ha affermato. Nasce così "Noi, loro, gli altri", un lavoro che esplora temi collettivi e sociali, consolidando la sua maturazione artistica.
Il libro come testimonianza di un percorso
"Qualcosa in cui credere" non è una semplice autobiografia, ma una testimonianza del percorso artistico e personale di Marracash. Attraverso le pagine del libro, l’artista condivide le sfide affrontate, le scelte fatte e le lezioni apprese durante la realizzazione della sua trilogia. Il volume include contributi dei produttori Marz e Zef, che offrono approfondimenti sul processo creativo dietro le quinte.
