Il tema del gender pay gap, ovvero la differenza di stipendio tra uomini e donne a parità di mansioni, è stato al centro della puntata di Good Morning Kiss Kiss su Radio Kiss Kiss. Ospite in collegamento con Max e Max, Monica Nolo, vicepresidente di Manageritalia, che ha fatto il punto sulla situazione attuale e sulle prospettive future per le lavoratrici italiane.
Gender Pay Gap: la situazione attuale secondo Monica Nolo
Durante l’intervista, Monica Nolo ha spiegato come il gender pay gap sia ancora una realtà in Italia, nonostante alcuni segnali di miglioramento. “Sicuramente qualcosa è cambiato, ma molta strada c’è ancora da fare. È un obiettivo che è in agenda ONU da 70 anni e speriamo che non ci vogliano altri 70 anni per riuscire a ottenere una parità in questo senso”, ha dichiarato la vicepresidente di Manageritalia. Nolo ha sottolineato che, dal 2008 ad oggi, il numero di donne dirigenti è cresciuto del 101%, mentre quello degli uomini è diminuito del 2,8%. Questo dato, secondo Nolo, indica un cambiamento nella composizione delle aziende, favorito anche dalla maggiore presenza di donne laureate con ottimi risultati accademici. “Le aziende sono, a questo punto, più inclini a selezionare sulla base della meritocrazia e in un mercato del lavoro in cui si sta vedendo la difficoltà di reperire competenze fa sì che in qualche modo questa barriera venga superata. Soprattutto in settori come il terziario”, ha aggiunto. In particolare, il settore terziario vede una presenza femminile tra i dirigenti del 25%, con aziende come Google, Microsoft e grandi società di consulenza che si distinguono per una maggiore apertura alla diversità.
Il ruolo delle donne ai vertici e la cultura aziendale
Un altro tema affrontato durante la trasmissione riguarda l’impatto delle donne ai vertici aziendali sulle condizioni delle lavoratrici. Alla domanda se una CEO donna sia più attenta alle esigenze delle donne in azienda, Monica Nolo ha risposto: “Quello che deve cambiare è un po’ la cultura organizzativa nel suo complesso. Quindi una donna CEO ha più presente quali possono essere gli ostacoli all’evoluzione di carriera, perché questo è un po’ uno dei problemi che ci troviamo ad affrontare, cioè donne che, in qualche modo, a un certo punto della loro vita sono costrette ad avere delle temporanee interruzioni di carriera”. Secondo Nolo, un cambiamento della cultura aziendale può favorire la parità di genere, soprattutto se chi guida l’azienda è consapevole delle difficoltà che le donne possono incontrare nel percorso professionale. “Il fatto che chi sia al governo abbia ben presente quali sono le problematiche chiaramente può favorire una modificazione di cultura. O perlomeno dovrebbe”, ha aggiunto la vicepresidente.
Generazioni a confronto: mentorship e nuove sfide nel lavoro
L’intervista si è poi spostata sul tema del gap generazionale nelle aziende italiane. Monica Nolo ha evidenziato come oggi nelle imprese convivano fino a quattro generazioni diverse, dai più giovani appena entrati nel mondo del lavoro ai senior che restano attivi più a lungo. “È un fatto epocale quello che oggi osserviamo, ovvero la presenza in azienda di quattro generazioni”, ha spiegato. Per valorizzare questa diversità, alcune organizzazioni stanno introducendo sistemi di mentorship che permettono ai lavoratori più esperti di trasmettere competenze ai colleghi più giovani. “Le organizzazioni che, in qualche modo, sono più attente stanno cominciando a introdurre dei sistemi di mentorship che aiutino a non disperdere le competenze delle figure più senior e ad affiancare quelle più junior”, ha detto Nolo. Un esempio concreto arriva dal recente rinnovo del contratto dei dirigenti, firmato da Manageritalia: “Abbiamo previsto, anche qui in misura molto innovativa, una previsione che si chiama invecchiamento attivo, ma che vuole essere proprio questa attività di mentorship. Quindi, contrattualmente, prevediamo che figure più senior possano essere reintrodotte in azienda con questa specifica funzione di accompagnamento”.
